Novità nel calcio: l’aggressione agli arbitri punita come un atto contro la Polizia e multe ai calciatori per ogni cartellino, trovata per far cassa?
- Postato il 21 giugno 2025
- Calcio
- Di Blitz
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Due grosse novità dal mondo del calcio: una buona, l’altra meno. La buona è una legge storica, una svolta attesa da anni. In sintesi: giù le mani dall’arbitro. Basta aggressioni. Modificato il codice penale; i direttori di gara sono ora equiparati agli agenti di Polizia, chi li tocca procurando lesioni rischia la galera.
La meno buona l’ha voluta la Fifa in occasione del Mondiale per club in corso negli Stati Uniti. Una trovata per far cassa? In breve: il calciatore che si becca un cartellino durante una partita viene multato. Proprio così. Poche storie. Previste multe salate. Si va dai 12 mila dollari per l’ammonizione ai 20 mila per l’espulsione diretta. L’espulsione per doppia ammonizione è sanzionata con 15 mila dollari. Non si scappa. “Dura lex, sed lex” dicevano i latini. Dura legge, ma legge. In altre parole: la multa Fifa è indubbiamente severa, ancorché strana, quantomeno inattesa, ma è legge. Ergo va applicata. È il fondamento dell’ordine sociale e della giustizia.
Ma i Paperoni del calcio non l’hanno presa bene. Hanno già sborsato 828 mila dollari solo nel primo turno della fase a gironi. E siccome il Mondiale per club terminerà il 13 luglio al Metlife Stadium di New York, la Fifa conta su un buon incasso. I maligni scommettono che lorsignori abbiano dato precise istruzioni agli arbitri, e la perfidia si sa trova terreno fertile. A proposito: chi paga le multe? Naturalmente i club. Esempio, l’Inter ha virtualmente versato 36 mila dollari per “colpa” di tre suoi cattivoni: Lautaro, Barella, Asilani. Ma la partita “jackpot” è stata PSG-Atletico Madrid (4-0 per i francesi di Luis Enrique poi sconfitti dal Botafogo per troppo turnover, ma zero ammoniti). Il match con gli spagnoli è stata una manna per il cassiere di Zurigo e il suo presidente Gianni Infantino: sette gialli e una doppia ammonizione. Totale: 99 mila dollari. Tombola.
Giù le mani dall’arbitro
Il nuovo decreto dello Sport approvato venerdì dal Consiglio dei Ministri parla chiaro: sanzioni più severe per chi aggredisce gli arbitri. Soddisfatto il ministro Andrea Abodi: “Così rispondiamo agli ignobili atti contro i nostri direttori di gara”. Ancor più soddisfatto Antonio Zappi, presidente dell’Aia (Associazione italiana Arbitri). Zappi, eletto con il 72,3% dei voti, ha esultato: “Questa è una legge storica per una battaglia di civiltà”. È il caso di ricordare che solo nella stagione 24-25 si sono registrati 648 episodi distribuiti fra condotte violente, violenze morali, offese, denigrazioni, insulti per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità , eccetera. Curiosità: la Lombardia detiene il triste primato di episodi violenti contro gli arbitri, ben 144 nella scorsa stagione. Seguita dalla Emilia Romagna (78), Lazio (67), Puglia e Toscana (53).
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