Openda e gli altri: i flop del mercato costano 330 milioni alla Serie A
- Postato il 23 ottobre 2025
- Di Panorama
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Due mesi di stagione sono pochi per un giudizio definitivo ma abbastanza per tracciare una tendenza. E la risposta non è confortante per molte società che in estate hanno messo mano al bilancio per rinforzare la rosa. E’ il campo a decidere che ha lavorato bene e chi male, è ritornello che accompagna le estati del calciomercato: ora che si è consumato un quinto del campionato e l’avvio delle coppe europee il dato che emerge preoccupa.
Mal contati, ci sono flop di mercato che pesano per oltre 330 milioni di euro sulle casse delle società. Giocatori che stanno faticando a inserirsi nei progetti tecnici dei rispettivi allenatori, alcuni fuori forma e altri che mostrano limiti tecnici imprevisti e imprevedibili. C’è anche una certa dose di sfortuna per chi si è fatto male in fretta e non ha ancora potuto mettere in mostra le sue qualità: non sempre l’operazione riesce quando la partenza è in salita.
Juventus, i rinforzi dell’attacco non si vedono
Il conto più salato lo sta pagando la Juventus ed è un problema visto che i bianconeri sono reduci da un’altra stagione di investimenti bruciati. Dell’imponente mercato di Giuntoli nell’estate 2024 è rimasto solo Koopmeiners, più per obbligo che per convinzione: Nico Gonzalez e Douglas Luiz sono stati spediti altrove limitando almeno i danni collaterali al bilancio, ma la realtà è che le prime mosse di Comolli non si stanno rivelando azzeccate.
L’uomo copertina (in negativo) è Openda per il quale la Juventus ha preso impegni per 45 milioni di euro con una formula che non prevede la restituzione al Lipsia. L’attaccante non ha ancora segnato ed è stato il meno impegnato del reparto, fatica a trovare una collocazione tattica e sembra avulso dal gioco di Tudor. Appena meglio di lui sta facendo David, arrivato a Torino a parametro zero ma con super commissione (12,5 milioni) e ingaggio top alle spalle di Vlahovic.
A questi si aggiungono Joao Mario, che è stato pagato 12 milioni di euro e che è una riserva nonostante sugli esterni la qualità non abbondi, e Zhegrova che è l’unico cui può essere concessa la scusante della condizione fisica. Reduce da una lunga assenza dai campi di gioco, l’ala destra ha mostrato buoni colpi ma non ha ancora avuto continuità di presenza e deve essere recuperato pienamente.
Napoli, dal mercato perfetto alle lamentele di Conte
Il Napoli di Conte è la squadra che ha speso di più sul mercato. Tutti lo hanno definito perfetto per qualità e quantità, oltre che per tempismo: giocatori in ritiro con il tecnico e possibilità di lavorarci su per tempo. Il campo sta restituendo una realtà diversa e preoccupante per i tifosi partenopei. Persino De Bruyne che doveva rappresentare la garanzia di un salto di qualità per tutti si sta rivelando un problema: deve giocare perché è impensabile che finisca fisso in panchina, ma ha una condizione scadente ed è difficile da collocare tatticamente.
Bocciato fin qui Lucca, che a De Laurentiis è costato complessivamente 35 milioni di euro. Rimandati in odore di bocciatura Lang, prelevato dal Psv per 25 milioni e che ha ammesso sconsolato di aver parlato direttamente con Conte una sola volta e Gutierrez che è costato altri 18 milioni. Il tecnico leccese si è lamentato sostenendo che inserire nove giocatori nuovi è un problema più che un’opportunità: la realtà è che fin qui gli investimenti non hanno reso nulla.
Gli altri flop (costosi) di mercato
Le difficoltà non sono a Torino e Napoli. Altrove, però, sono mascherate da risultati migliori e da un bilanciamento diverso tra colpi che stanno mostrando segnali di ambientamento e flop di cui ci si comincia a preoccupare. Luis Henrique, ad esempio, è ancora un oggetto misterioso nell’Inter di Chivu: gioca poco, ha qualità offensive evidenti ma anche limiti quando bisogna correre all’indietro. Il problema è che è costato 25 milioni di euro che non sono un dettaglio per le abitudini di Oaktree.
Nel Milan c’è Ricci, arrivato a giugno per 23 milioni e poi finito in fondo alle gerarchie del centrocampo di Allegri che ha tre intoccabili (Modric-Rabiot-Fofana) e un primo cambio designato in Loftus-Cheek. L’ex Torino è uscito anche dalle convocazioni della nazionale di Gattuso e solo l’infortunio di Jashari (38 milioni) gli ha concesso qualche spazio nella prima fase della stagione. Cosa succederà quando la stellina ex Bruges tornerà a disposizione?
La Roma di Gasperini si interroga, infine, su Ferguson. Inseguito a lungo, è arrivato con una formula che consente vie d’uscita in caso di pessimo rendimento: prestito con diritto di riscatto 35 milioni di euro. L’attaccante ha iniziato mostrando buone cose, poi è sparito: non segna e non tira in porta, tanto da finire anche dietro al reprobo Dovbyk nelle gerarchie del Gasp.