Osa e Pai: “A Savona prevista finalmente una spiaggia aperta ai cani”
- Postato il 20 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “Dopo anni di silenzi, promesse disattese e attese infinite, il Comune di Savona ha finalmente assegnato la spiaggia sotto il Priamar all’impresa Mare Sport Bergeggi, che ha previsto, nella propria offerta, la realizzazione di una spiaggia aperta ai cani”. Il Partito Animalista Italiano (PAI) e l’Osservatorio Savonese Animalista (OSA) accolgono con favore questa decisione e ringraziano l’Amministrazione comunale per aver finalmente riconosciuto un diritto che la città attendeva da decenni.
“Ma l’approvazione non sarà cieca né incondizionata – aggiungono PAI e OSA che vigileranno – affinché la struttura rispetti standard minimi di civiltà e rispetto per gli animali, garantendo: la possibilità per i cani di fare il bagno in mare insieme ai loro accompagnatori; la presenza di docce, distributori di sacchetti, contenitori per i rifiuti e zone d’ombra; tariffe popolari, auspicando la gratuità dell’accesso. L’OSA ricorda che già nel 1994 furono i volontari e dirigenti di un’associazione animalista savonese (ingiustamente commissariata nel 2020) a ottenere dal ministero competente l’autorizzazione a creare aree attrezzate con accesso ai cani, redigendo e distribuendo gratuitamente progetti e regolamenti che permisero l’apertura di oltre 1.200 spiagge dog-friendly in tutta Italia. Savona, invece, è rimasta indietro per anni, prigioniera di ritardi, burocrazia e mancanza di volontà politica”.
“Oggi questa scelta rappresenta una possibilità di riscatto per la città e un dovere morale verso gli animali e i loro compagni umani. Se sarà davvero la volta buona, lo diranno i fatti: non le parole, ma la qualità dei servizi, l’accessibilità e il rispetto reale per chi non ha voce. Savona ha l’occasione di trasformare un ritardo storico in un segno di civiltà. Ma attenzione: se anche questa volta si tratterà solo di un annuncio o di un privilegio per pochi, PAI e OSA non resteranno a guardare. Gli animali hanno diritto non a una concessione simbolica, ma a spazi veri, liberi e dignitosi”, concludono.