“Palestina libera”, manifestazione a Savona: in centinaia in piazza Mameli
- Postato il 6 settembre 2025
- 0 Copertina
- Di Il Vostro Giornale
- 4 Visualizzazioni


Savona. “Palestina libera“, il grido che più volte è stato ripetuto in piazza Mameli e durante il corteo fino in piazza Sisto durante la manifestazione alla quale hanno partecipato in centinaia per chiedere “di fermare tutte le guerre e le barbarie in Palestina”, organizzata dalla Cgil Savona e le associazioni che costituiscono il Tavolo della Pace savonese. Presenti anche i sindaci Marco Russo, Nicola Isetta, Roberto Briano e Gianluca Nasuti, oltre ai consiglieri regionali Roberto Arboscello e Jan Casella.
Oltre alle bandiere della pace e della Palestina anche diversi striscioni: “Sanzioni contro Israele, stato genocida“, “Per Gaza cibo e libertà”, “Palestina libera pace”, “La resistenza non si condanna“.
La richiesta al governo italiano è quella “di schierarsi dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale, sostenendo l’azione della Global Sumud Flotilla, iniziativa non violenta dal basso che punta a rompere l’embargo e l’isolamento della popolazione palestinese”.
L’iniziativa segue la straordinaria raccolta solidale che ha visto il territorio savonese raccogliere oltre 20 tonnellate di generi alimentari in pochi giorni.
“Non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo permettere che ciò avvenga sotto i nostri occhi. Chiediamo con forza al governo italiano e alla comunità internazionale: cessate il fuoco immediato, stop alla consegna di armi, aiuti umanitari senza limiti, riconoscere lo Stato di Palestina, sospendere gli accordi con Israele finché durerà l’occupazione. La pace, la giustizia e il diritto internazionale sono l’unica strada per costruire un futuro comune. Per questo chiediamo di bloccare le politiche di riarmo europee”, l’appello degli organizzatori.
Il discorso in piazza Sisto
Buonasera a tutte e a tutti,
siamo qui questa sera come tavolo della pace savonese fatto da tante Associazioni , Comitati e dalla Cgil per dire con una sola voce: fermiamo la barbarie, fermiamo tutte le guerre.
A Gaza, in Ucraina , in Cisgiordania , Siria , Yemen , Sudan e in tante altre parti del Pianeta , siamo di fronte a una terza guerra mondiale a pezzi , la popolazione civile viene colpita senza pietà. Bambini, donne, lavoratori, operatori umanitari e giornalisti vengono uccisi. La fame viene usata come arma di guerra. Questo non è difesa, non è giustizia: è barbarie.
Savona ha già dato una risposta straordinaria di solidarietà, raccogliendo in pochissimi giorni oltre 20 tonnellate di cibo. Oggi rilanciamo il nostro impegno sostenendo la Global Sumud Flotilla, un’iniziativa nonviolenta per rompere l’embargo e l’isolamento del popolo palestinese.
Le minacce del ministro israeliano contro la Flotilla sono inaccettabili.
Questa missione è nonviolenta, nel pieno rispetto del diritto internazionale, e porta aiuti umanitari dove i governi hanno fallito.
L’unica illegalità sono i crimini del governo Netanyahu: bombe sui civili, fame usata come arma di guerra, il progetto di cancellare Gaza.
Chiediamo all’Unione Europea, ai governi europei e a quello italiano di proteggere le attiviste e gli attivisti. Noi siamo e saremo al fianco della Global Sumud Flotilla.
Chiediamo con forza al governo italiano e alla comunità internazionale:
cessate il fuoco immediato,
stop alla consegna di armi,
aiuti umanitari senza limiti,
riconoscere lo Stato di Palestina,
sospendere gli accordi con Israele finché durerà l’occupazione.
La pace, la giustizia e il diritto internazionale sono l’unica strada per costruire un futuro comune.
Per questo chiediamo di bloccare le politiche di riarmo europee.
Non restiamo in silenzio.
Facciamo sentire la nostra voce.
Fermiamo la barbarie. Fermiamo le guerre.
Grazie.