Pippo Baudo è morto, le lacrime di Mara Venier: “Parte della mia vita”. Da Mattarella a Meloni, da Carlo Conti a Laura Pausini, l’addio al “padre della televisione”

  • Postato il 17 agosto 2025
  • Televisione
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 7 Visualizzazioni

L’Italia si è svegliata più povera. Con la scomparsa di Pippo Baudo, morto il 16 agosto a 89 anni, se ne va non solo un gigante dello spettacolo, ma un pezzo fondamentale della storia e dell’identità culturale del Paese. Un coro unanime e commosso, che unisce le più alte cariche dello Stato, le star della musica e della televisione, colleghi, amici ed ex amori, si è levato per omaggiare l’uomo che, per oltre 60 anni, è stato il volto stesso della Rai e il “padre” della televisione italiana.

Il padre della televisione: il tributo dei colleghi

“Pippo è stato la televisione. Ha costruito la televisione, ne ha inventato la grammatica”, ha dichiarato Fabio Fazio, sintetizzando il pensiero di molti. Gli fa eco Carlo Conti: “Ciao Pippo, con te si spegne la tv, la tv che hai inventato, che hai fatto con amore e genio”. La conduttrice Maria De Filippi, attraverso i profili social di Witty Tv e di ‘Amici’, ha ricondiviso il post del giornalista Enrico Mentana: “Penso che Enrico abbia usato le parole più eleganti e giuste su Pippo. È per questo che reposto le sue frasi e le sottoscrivo”, scrive De Filippi riportando il pensiero di Mentana. “Se ne è andato anche lui, Pippo. È stato con Mike, Raffaella, Corrado e Costanzo uno dei re della tv, da Settevoci ai mille Sanremo, a tantissime altre pagine storiche della nostra vita comune. La memoria – scrive il giornalista – mi fa riaffiorare una valanga di ricordi tutti legati alla sua straordinaria presenza”. Per Milly Carlucci è stato “una pietra miliare della televisione italiana”, per Bruno Vespa “l’ultimo dei grandi”, mentre Piero Chiambretti lo ha definito “un rivoluzionario, considerato conservatore”. Un sentimento di gratitudine enorme arriva da Simona Ventura: “Sei stato il mio maestro, non ti dimenticherò mai. Mi ha dato sempre un’occasione”. E Alba Parietti: “Sei stato il più grande, sei stato la Televisione. Il maestro di tutti: duro, esigente, ma capace di dare enormi possibilità”.

Lo scopritore di talenti: “Ci hai cmbiato la vita”

Ma il dolore più grande è forse quello degli artisti che Baudo ha “inventato”, come ha scritto Giorgia: “`Ci hai inventati tu´, siamo tutti tristi oggi”. Il messaggio più toccante arriva da Laura Pausini, che lo definisce “il mio secondo papà”: “È diventato l’uomo che mi ha cambiato la vita, scegliendomi a soli 18 anni a Sanremo 93 e da quel momento non mi ha mai lasciata, mai”. Anche Simone Cristicchi ricorda: “Non so che cosa avevi visto in me, forse quello che nemmeno io riuscivo a intravedere. […] Da lì, posso dire, è partito tutto”. Gianni Morandi gli è grato per averlo aiutato a “superare il periodo di crisi”, Al Bano lo definisce “il tutto per me”, e i Jalisse ricordano i suoi preziosi consigli musicali.

L’uomo e l’amico: i ricordi personali

Oltre al professionista, in tanti piangono l’amico. Mara Venier, in lacrime, lo ricorda come “un pezzo di vita nostra, un legame di amicizia fortissimo”. Massimo Lopez, che con il Trio fu lanciato a “Fantastico”, parla di “una figura paterna”. E l’ex moglie, Katia Ricciarelli, commenta con affetto: “Non si possono dimenticare 18 anni insieme. Noi ci siamo sposati per amore. […] Quando ci siamo visti a Verona dopo tanto tempo ci siamo abbracciati come se non fosse successo mai niente. […] Spero di ritrovarmi con Pippo per farci quattro risate”. Poi ancora Gerry Scotti: “Un grande, un gigante, un vero numero uno. Tutti gli dobbiamo qualcosa, come telespettatori e come addetti ai lavori”. “Era estremamente colto ma arrivava a tutta la gente anche quella più semplice”: il ricordo di Antonella Clerici, all’edizione speciale del Tg1.

Il tributo delle Istituzioni

Il cordoglio ha attraversato anche il mondo della politica. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ne ha ricordato “la professionalità, la cultura, il garbo”. La premier Giorgia Meloni ha sottolineato come “il suo volto e la sua voce hanno accompagnato intere generazioni”. Dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli al Presidente del Senato Ignazio La Russa, fino ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il tributo è stato unanime nel riconoscere il suo ruolo di narratore delle trasformazioni del Paese.

L’addio della “sua” Rai

Infine, il messaggio più sentito è arrivato dalla sua “casa”, Viale Mazzini. “Con Pippo Baudo se ne va un pezzo di ‘cuore’ della tv, se ne va una parte fondamentale della Rai”, hanno scritto i vertici aziendali. “Ha nobilitato il termine ‘nazionalpopolare’ traducendolo in un linguaggio comprensibile da chiunque, senza mai cedere alla volgarità. […] Da oggi la Rai è un po’ più povera, ma ciò che ci hai lasciato resta un’immensa ricchezza”. Un’eredità che vivrà per sempre nella storia della televisione e nel cuore degli italiani.

L'articolo Pippo Baudo è morto, le lacrime di Mara Venier: “Parte della mia vita”. Da Mattarella a Meloni, da Carlo Conti a Laura Pausini, l’addio al “padre della televisione” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti