Posso usare una crema solare scaduta (anche da poco) al mare? L’errore che può rovinarti la vacanza

  • Postato il 24 agosto 2025
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Solari e cosmetici scaduti: attenzione a non commettere questo errore, può far male e causare danni alla pelle.

Con l’arrivo dell’estate e delle giornate di sole intenso, molti si affidano alle creme solari e ai prodotti cosmetici per proteggere la pelle. Tuttavia, l’utilizzo di creme solari scadute rappresenta un rischio spesso sottovalutato, ma che può causare danni seri alla salute cutanea. Il biologo molecolare Raffaele Ruberto, conosciuto come The Beauty Biologist®, spiega perché è fondamentale rispettare la data di scadenza di questi prodotti e quali sono le conseguenze di un uso improprio.

I rischi dell’uso di creme solari e cosmetici scaduti

Secondo Ruberto, l’uso di creme solari scadute non è solo inefficace, ma può diventare addirittura pericoloso. “I filtri UV, sia chimici che fisici, contenuti nelle creme solari, si degradano nel tempo, compromettendo la protezione dai raggi UVA e UVB”, afferma l’esperto. Di conseguenza, la pelle resta esposta a scottature, danni al DNA e un fotoinvecchiamento precoce. Inoltre, i conservanti perdono efficacia, aumentando il rischio di contaminazioni batteriche o fungine, soprattutto in prodotti con texture ricche o a base acquosa.

Un esempio concreto riportato da Ruberto è che una crema solare con SPF 50 scaduta può comportarsi come un prodotto con SPF 10, lasciando passare fino al 90% dei raggi UV, contro il 2% previsto. “Applicare una crema scaduta dà un’illusione di protezione, mentre la pelle resta vulnerabile a danni cumulativi, incluso il rischio di melanoma”, sottolinea.

Crema solare scaduta e i pericoli per la pelle
Creme solari scadute: ir rischi di usarle – blitzquotidiano.it

Anche le creme cosmetiche scadute possono provocare problemi simili. La perdita di integrità del prodotto causa la destabilizzazione degli ingredienti attivi e la proliferazione di microrganismi. Ruberto ricorda come, nei primi anni 2000, si fosse discusso sui rischi associati ai conservanti a base di parabeni, oggi largamente sostituiti da alternative più sicure e sostenibili. Tuttavia, “la presenza di un sistema conservante efficace è ancora indispensabile per garantire la sicurezza e l’efficacia del cosmetico”, aggiunge.

L’Unione Europea ha adottato normative rigorose per vietare o limitare l’uso di alcuni filtri solari ritenuti tossici o dannosi per l’ambiente. Tra questi, l’oxybenzone è stato bandito in diverse aree perché danneggia i coralli e può interferire con il sistema ormonale umano. Anche l’homosalate, il 4-Methylbenzylidene Camphor (4-MBC) e l’octocrylene sono sotto osservazione o vietati per la loro possibile tossicità e instabilità.

Al contrario, i filtri minerali come l’ossido di zinco e il biossido di titanio sono considerati generalmente sicuri per la pelle e l’ambiente, anche se si continua a studiare il loro impatto in caso di inalazione o sulla fauna marina. L’UE promuove l’uso di filtri non nanoparticellari, biodegradabili e a basso impatto ecologico, in linea con le politiche ambientali e di tutela della biodiversità europee.

Sole e pelle: dosi corrette e prevenzione dei danni

Il sole, spiega Ruberto, non è un nemico assoluto. “Come molte cose nella vita, è la dose che fa la differenza. Bastano 15-20 minuti di esposizione quotidiana per stimolare la produzione di vitamina D, benefica per la salute cellulare e il benessere psicologico”. Tuttavia, un’esposizione eccessiva o non protetta può causare iperpigmentazioni, rughe, perdita di collagene e mutazioni cellulari che aumentano il rischio di tumori cutanei.

Per questo motivo, l’uso corretto di creme solari con filtri adeguati e la verifica del PAO (Period After Opening) e della data di scadenza sono passaggi imprescindibili per una protezione efficace e sicura.

L’attenzione all’integrità dei prodotti cosmetici e solari non è solo una questione estetica, ma soprattutto di salute e tutela ambientale, in linea con le normative e le raccomandazioni europee che mirano a garantire prodotti più puliti, sicuri e sostenibili per i consumatori e per il pianeta.

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Blitz

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