Prosegue l’attività di prevenzione della Polizia di Stato: nel primo semestre 2025 emessi 157 provvedimenti a persone socialmente pericolose

  • Postato il 26 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Savona. Continua costantemente l’attività di prevenzione della Polizia di Stato nella provincia di Savona, in particolare della Divisione Polizia Anticrimine che, nell’ultimo semestre, ha adottato diverse misure di prevenzione personali a carico di soggetti in capo ai quali è stata accertata l’attualità della pericolosità sociale, con i conseguenti provvedimenti emessi dal questore.

Le misure di prevenzione sono provvedimenti volti proprio a prevenire la commissione di reati da parte di persone che, dai risultati dell’attività istruttoria realizzata dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, risultino “pericolose” ed hanno una finalità monitoria nei confronti delle stesse affinché non reiterino condotte antigiuridiche anche a carico di minori. Nella maggior parte dei casi si rivelano uno strumento utile ed efficace.

La Divisione Polizia Anticrimine svolge l’attività istruttoria autonomamente attraverso l’esame delle risultanze del controllo del territorio svolto dalle Volanti della Questura, oppure in esito a segnalazioni e proposte provenienti dai comandi territoriali dell’Arma dei Carabinieri, e talvolta anche dalle Polizie Locali del capoluogo e dei comuni della provincia.

Nel corso del primo semestre del corrente anno 2025 sono stati in tutto ben 157 i provvedimenti emessi.

Tra questi, sono 35 i provvedimenti di avviso orale. Tra essi ricordiamo i provvedimenti emessi a carico di un gruppo di giovani, tra cui quattro minorenni, deferiti all’autorità giudiziaria in stato di libertà il 5 marzo dai carabinieri di Varazze in quanto si erano resi responsabili dei reati di rissa e getto pericoloso di cose commessi, in concorso tra loro, nel centro storico di Varazze il 24 febbraio, creando allarme sociale e notevole eco mediatica. Sette provvedimenti di avviso orale a carico dei minorenni, tra i quali altri soggetti responsabili, tra l’altro di numerosi furti di ciclomotori avvenuti in questo capoluogo, sono stati emessi ai sensi dell’articolo 3 bis del decreto legislativo 159/2011 novellato dal decreto legge numero 23 del 15 settembre 2023 recante “Misure Urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché’ per la sicurezza dei minori in ambito digitale”, cosiddetto “Decreto Caivano”.

Sono stati emessi 72 provvedimenti di rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio, adottati ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo 159/2011, che hanno avuto come destinatari, ad esempio, alcuni giovani, anche residenti in altre regioni, deferiti all’autorità giudiziaria per aver partecipato alla violenta rissa scoppiata la scorsa estate durante lo svolgimento della manifestazione “Palio dei Rioni” nel contro storico di Albenga.

Tra i provvedimenti di rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Savona molti sono stati emessi a carico di soggetti, responsabili di reati contro il patrimonio, come furti ai danni del centro commerciale “Il Gabbiano” o di altri esercizi commerciali situati nel capoluogo, come, ad esempio, la donna, residente in provincia di Cuneo, deferita all’autorità giudiziaria in stato di libertà l’8 maggio 2025 da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per il reato di furto.

Inoltre, è stato emesso un analogo provvedimento con divieto di ritorno nei comuni di Albisola Superiore e Albissola Marina a carico di un giovanissimo savonese, deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria dai carabinieri della stazione di Albisola Superiore in data 14 giugno per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale e per essere stato sanzionato in via amministrativa per ubriachezza, fatti commessi in ore notturne nel comune di Albissola Marina sul confine con Albisola Superiore.

Infine, per quanto attiene la zona del ponente savonese, nel mese di maggio è stato emesso un provvedimento di rimpatrio con foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Alassio a carico di un giovane residente a Novara, deferito all’autorità giudiziaria in stato di libertà da personale del commissariato di pubblica sicurezza di Alassio per il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere, commesso all’interno di una nota discoteca della zona.

Sono stati emessi provvedimenti di divieto di accesso ai pubblici locali o locali di pubblico trattenimento (D.Ac.Ur.), di cui 7 emessi ai sensi dell’articolo 13 bis del decreto-legge numero 14 del 20 febbraio 2017. Tre dei citati provvedimenti sono stati emessi a carico di giovani responsabili di gravi episodi di violenza commessi in ore notturne nel comune di Savona, all’interno della “zona Darsena”, luogo di aggregazione giovanile e centro della movida savonese.

Per un grave episodio di violenza commesso nel comune di Varazze, è stato emesso un provvedimento di D.Ac.Ur. ai sensi dell’articolo 13 bis del decreto legge numero 14 del 20 febbraio 2017, a carico di un giovane cittadino albanese deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Savona, per i reati di minaccia aggravata, porto di armi od oggetti atti a offendere e resistenza a un pubblico ufficiale, commessi nel mese di aprile 2025 nel comune di Varazze nei pressi di pubblico esercizio, più precisamente uno stabilimento balneare.

Il divieto d’accesso ai centri urbani (D.A.C.Ur.), introdotto nel 2017, fa parte di una serie di strumenti finalizzati alla tutela del decoro e dell’uso di alcuni luoghi delle città, con l’intento di prevenire quelle condotte che ne impediscono l’accessibilità e la fruizione. Ai soggetti destinatari di tale provvedimento è inibito l’accesso a determinate aree della città dove hanno posto in essere condotte contro il decoro e la fruizione delle infrastrutture pubbliche.

Infine, sono stati emessi 41 provvedimenti di ammonimento, di cui 36 per violenza domestica emessi ai sensi dell’articolo 3 del decreto legge numero 123 del 15 settembre 2023 e 5 per atti persecutori emessi ai sensi dell’articolo 8 del decreto legge numero 11 del 23 febbraio 2009.

Gli ammonimenti per violenza domestica, come anche quelli per atti persecutori (stalking), assumono una rilevanza significativa nell’evitare che episodi anche inizialmente di lieve entità possano degenerare in un crescendo di violenza, fino al possibile compimento di atti estremi. In questa ottica, gli ammonimenti mirano a garantire la più ampia tutela possibile alle vittime vulnerabili, quali donne, anziani e minori.

 

Autore
Il Vostro Giornale

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