“Quando ero piccola avevo un maestro di musica che mi molestava. Ma la violenza subita quando sono rimasta incinta è stata superiore”: parla Gianna Nannini
- Postato il 18 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Se si cerca una cantante italiana che abbia mantenuto con coerenza un’attitudine rock è lei, unica, Gianna Nannini. E così anche la sua intervista a Repubblica è rock, senza fronzoli, dritta. “La morte è obbligatoria, ma l’età è facoltativa. Dico sempre che sono nata nel 1983, quando ho avuto un trauma mentale. Ero in Germania quando sono stata male. Sono nata allora. Nuova”, dice rispetto ai suoi quasi 71 anni (e chi mai glieli darebbe).
Una “donna anomala – dice di sé – perché non faccio vedere le tette, il culo e le gambe“. Poi affronta il tema della gravidanza, dell’amatissima figlia Penelope cresciuta da sola: “Aver fatto un figlio senza un marito è stata una cosa bellissima”, spiega. Non che non ci siano stati momenti difficili: “Quando ero piccola avevo un maestro di musica che mi molestava. Ma la violenza verbale che ho subito quando sono rimasta incinta è superiore a qualsiasi molestia. Trovavo i fotografi nelle valigie. Spuntavano come funghi (…). Sono cintura nera di karate, la mia guardia del corpo difendeva i fotografi da me”.
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