Quando l'affettatrice diventa gioiello

  • Postato il 30 ottobre 2025
  • Di Focus.it
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Da macchina per tagliare salami a opera d'arte da 60.000 euro. È il destino paradossale dell'affettatrice Berkel B114 Signature, prodotta in soli cinque esemplari al mondo. Il prezzo? Quello di un'auto di lusso. La funzione? La stessa di sempre: affettare. Ma con foglie d'oro 24 carati applicate a mano dalla storica Battiloro di Venezia. L'idea arriva da Berkel, azienda fondata nel 1898 che ha trasformato un utensile da salumeria in oggetto di culto. Gli artisti di Unexpected Custom hanno immaginato l'affettatrice come fosse un mobile di Versailles: manopole in radica, ottone placcato oro, borchie Swarovski. Il volano, cuore meccanico della macchina, è decorato con polveri di madreperla e laminato in oro. Ogni dettaglio evoca i fasti delle residenze reali europee. I gigli sul piedistallo reinterpretano il "fleur-de-lis", emblema del Re Sole. Le superfici cromate creano giochi di riflessi infiniti. Persino la firma Berkel è in ottone placcato oro. Ma perché spendere una fortuna per affettare la mortadella? Già nel 1899, il sociologo americano Thorstein Veblen spiegava che la gente compra cose per sostenere il proprio status sociale. I ricchi preferiscono i prodotti realizzati a mano non perché siano migliori di quelli fabbricati a macchina, ma semplicemente perché sono più costosi. Il fenomeno non è cambiato. Come spiega il sociologo italiano Vanni Codeluppi, le persone cercano nei beni di consumo "status sociale, prestigio, affetto, emozioni o soddisfazione edonistica". I beni di lusso permettono agli individui di "sviluppare strategie distintive per collocarsi nella maniera migliore possibile all'interno della gerarchia sociale". Anche se ci si deve fare un panino con la mortadella. L'affettatrice viene consegnata in due flightcase, come fosse uno Stradivari. E forse lo è: cinque pezzi in tutto il mondo, venduti solo tramite modulo online dal 20 ottobre. Un oggetto che probabilmente non taglierà mai un salame. Perché quando paghi 60.000 euro per un'affettatrice, l'ultima cosa che vuoi fare è sporcarla di grasso. Il paradosso del lusso: più una cosa costa, meno la usi per lo scopo per cui è nata..
Autore
Focus.it

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