Riforma dei porti, approvato il disegno di legge: accentrata la gestione dei grandi interventi infrastrutturali
- Postato il 23 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge per il riordino della governance portuale, provvedimento che ora passerà all’esame del Parlamento: l’obiettivo è quello di superare la frammentazione del sistema marittimo nazionale accentrando quelle che sono alcune delle prerogative strategiche delle autorità portuali del paese con in fine di renderle maggiormente competitive nel Mediterraneo e in Europa.
Il perno della riforma è l’istituzione di Porti d’Italia spa, una società pubblica partecipata dal Ministero dell’Economia e vigilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questa nuova entità assumerà il ruolo di regia nazionale, occupandosi direttamente della gestione dei grandi investimenti infrastrutturali, delle manutenzioni straordinarie e della promozione unitaria del sistema portuale sui mercati internazionali. Parallelamente, la riforma punta a semplificare le procedure burocratiche, con particolare attenzione all’adozione dei piani regolatori e alle operazioni di dragaggio.
Le attuali sedici Autorità di sistema portuale rimarranno operative sul territorio, conservando la gestione dei singoli scali, la manutenzione ordinaria e la responsabilità del rilascio delle concessioni. In questo modo i vari enti saranno “sollevati”dal peso finanziario delle grandi opere strategiche, permettendo loro di concentrarsi esclusivamente sull’efficienza operativa locale e sullo sviluppo dei distretti marittimi di competenza.
Sotto il profilo finanziario, la nuova società potrà contare su un capitale iniziale di cinquecento milioni di euro, ricavati dagli avanzi di amministrazione non vincolati delle attuali autorità portuali. La sostenibilità del sistema nel lungo periodo sarà garantita da un apposito fondo per le infrastrutture strategiche, alimentato da una quota dei canoni di concessione, da una percentuale delle tasse portuali e da risorse statali già stanziate. A regime, si stima che la dotazione annua per il potenziamento della rete logistica e dei raccordi intermodali sarà di circa quattrocentottanta milioni di euro.