Robot e intelligenza artificiale per il monitoraggio delle foreste, il progetto dell’Università di Bolzano

  • Postato il 26 aprile 2025
  • Scienza
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Robot zoomorfi, droni, intelligenza artificiale e mappe 3D, tutto insieme per il monitoraggio sostenibile delle foreste. Questi gli elementi di un complesso di progetti avveniristici in corso nelle facoltà di Ingegneria e di Agraria della libera Università di Bolzano, in collaborazione con altri atenei europei. Nello specifico sono tre i progetti attualmente in corso e che vedono l’ateneo italiano in prima linea: Digiforest, Inest e Forma, tutti orientati all’uso di strumenti innovativi per raccogliere e analizzare dati sul funzionamento delle risorse forestali.

Le foreste rivestono un ruolo cruciale nella mitigazione dei cambiamenti climatici, ma il loro monitoraggio su larga scala rimane una sfida complessa. Digiforest (Digital Analytics and Robotics for Sustainable Forestry), finanziato nell’ambito delle Horizon Innovation Actions, punta a superare questo limite sviluppando un ecosistema tecnologico basato su robot capaci di raccogliere dati tridimensionali dettagliati sulle foreste e su singoli alberi per l’utilizzo di harvester autonomi.

Il progetto punta a ricostruire rappresentazioni tridimensionali delle foreste per supportare operatori, gestori del territorio e decisori politici nella gestione delle risorse. Per questa ricerca l’università si avvale della collaborazione di partner di alto livello, tra cui l’Università di Trento, il Politecnico di Monaco, l’Università di Oxford e l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia di Zurigo. Nei prossimi mesi, il progetto prevede una serie di test sul campo per verificare l’efficacia delle soluzioni proposte.

Le attività nel consorzio Inest (Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem), parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), rappresentano un’ulteriore iniziativa interfacoltà che amplia l’impegno dell’ateneo altoatesino nel campo del monitoraggio forestale attraverso la creazione di aree sperimentali e lo sviluppo di protocolli per testare tecnologie e algoritmi favorendo collaborazioni interdisciplinari e rafforzando il ruolo strategico della ricerca applicata e del trasferimento tecnologico. Ultimo tassello è la novità del 2025, il progetto Forma, ricerca che punta all’utilizzo di droni e robot zoomorfi per raccogliere dati sulle foreste e aggiornare in maniera più accurata gli inventari forestali. Grazie a questi strumenti, le foreste potranno essere mappate con un livello di dettaglio mai raggiunto prima, fornendo informazioni essenziali per la gestione sostenibile e adattata ad un clima in cambiamento.

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Il Fatto Quotidiano

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