Rombiolo, spaccio di eroina sull’uscio di casa: i carabinieri arrestano padre e figlio
- Postato il 25 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Rombiolo, spaccio di eroina sull’uscio di casa: i carabinieri arrestano padre e figlio
I Carabinieri della Compagnia di Tropea, con il supporto delle Stazioni di Rombiolo e San Calogero, che ha portato all’arresto di padre e figlio accusati di spaccio di eroina. Resta coinvolto anche un terzo parente, al centro delle indagini, ma per lui nessuna misura cautelare
ROMBIOLO (VIBO VALENTIA) – Un vero e proprio “drive-in” dell’eroina, con consegne rapide sull’uscio di casa e persino in luoghi pubblici frequentati da minori: è quanto emerso dall’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Tropea, con il supporto delle Stazioni di Rombiolo e San Calogero, che ha portato all’arresto di padre e figlio, entrambi residenti nel comune vibonese. Si tratta nello specifico di Nazzareno e Antonio Castagna, rispettivamente di 59 e 24 anni, entrambi difesi dall’avvocato Giuseppe Bagnato, del Foro di Vibo. Il primo già noto alle forze dell’ordine per reati specifici e in materia di armi.
LE MODALITÀ DI SPACCIO DELL’EROINA SCOPERTA DAI CARABINIERI
L’indagine, avviata nel giugno 2024 e coordinata dal magistrato delegato, ha ricostruito con precisione l’attività di spaccio di eroina messa in piedi da tre persone, tutte parenti tra loro, di cui le due finite in carcere. Le modalità erano tanto semplici quanto sconcertanti: l’attività avveniva direttamente a casa degli indagati, dove i clienti abituali si recavano per acquistare lo stupefacente in piccole dosi. Talvolta la consegna della droga avveniva direttamente sull’uscio, altre volte i clienti ricevevano le dosi in maniera rapida senza nemmeno scendere dal veicolo, simulando un servizio da asporto. Oltre 70 le cessioni documentate, anche attraverso l’uso di tecniche di occultamento particolarmente gravi e pericolose.

Infatti, la droga, in attesa di essere venduta, era nascosta in aree pubbliche altamente sensibili, come un parco giochi, un’aiuola davanti a una chiesa e persino sotto una pensilina dell’autobus, sfruttando l’inconsapevolezza dei cittadini che frequentavano quotidianamente questi luoghi.
I due arrestati si trovano presso la casa circondariale di Vibo Valentia, dove resteranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i prossimi sviluppi dell’inchiesta. Nell’indagine resta coinvolto anche un terzo parente ma per il quale non è stata ancora adottata alcuna misura cautelare.
Il Quotidiano del Sud.
Rombiolo, spaccio di eroina sull’uscio di casa: i carabinieri arrestano padre e figlio