Sinner, da Bublik un altro ko che fa male, stavolta davanti a papà Hanspeter: quanti punti perde in classifica

  • Postato il 19 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
  • 7 Visualizzazioni

L’onda lunga della sconfitta di Parigi contro Carlos Alcaraz è arrivata fino ad Halle, la città nel cuore della Vestfalia dove Jannik Sinner aveva trionfato nel 2024. Stavolta l’erba tedesca non è stata amica del rosso di San Candido, che dopo un buon inizio s’è sgretolato al cospetto di Aleksandr Bublik, numero 45 della classifica ATP. La sua avventura nel torneo del rilancio, dopo la tremenda mazzata della finale del Roland Garros, si è chiusa al secondo incontro, agli ottavi di finale. Era una vita che Sinner non usciva tanto presto. Un tonfo, il secondo in pochi giorni, che rischia di pagare a caro prezzo non solo a livello morale: anche di classifica.

Sinner, crollo in campo e nel ranking: Alcaraz s’avvicina

Jannik, infatti, difendeva i 500 punti dello scorso anno: ne lascerà per strada 450, la vittoria al primo turno ai danni dell’enfant du pays Yannick Hanfmann ha fruttato appena 50 punticini al numero 1, che rimarrà dunque a quota 10.430 alla vigilia di Wimbledon. Carlos Alcaraz, che assomiglia sempre più a un ingombrante fantasma che segue Sinner in ogni momento, è riuscito a superare a fatica lo scoglio rappresentato da Jaume Munar al Queen’s: potrà dunque conquistare altri punti di qui a domenica. Al momento è a 8.900, dovesse vincere il torneo londinese si porterebbe a 9.300. In pratica, a poco più di mille punti dalla vetta.

Halle, Bublik cambia ritmo, Jannik no: altra rimonta subita

Al di là delle ripercussioni sul ranking, è a livello mentale che Jannik dovrà ritrovarsi. L’impressione è che abbia pagato molto di più lo scotto della sconfitta con Alcaraz a Parigi, di quei tre matchpoint non capitalizzati nel quarto set, rispetto all’altra mazzata della squalifica di tre mesi per l’ormai arcinota vicenda doping. La partita contro Bublik era cominciata benissimo per lui, con un primo set vinto rapidamente e in maniera travolgente (6-3). Poi, però, appena Bublik ha cambiato ritmo, non è riuscito a stargli dietro. Subendo addirittura l’onta di un paio di battute da sotto del kazako, che ha finito con l’esaltarsi scambio dopo scambio, punto dopo punto. Prima ha pareggiato i conti (3-6), poi ha chiuso 4-6 al terzo.

Non c’è Vagnozzi, papà Hanspeter dà il cambio a mamma Siglinde

Inutili gli incoraggiamenti dal suo box di coach Cahill, che più volte s’è alzato in piedi per rincuorare l’altoatesino. Box in cui non c’era l’altro coach, Simone Vagnozzi, sostituito da…papà Hanspeter: stavolta è toccato a lui assistere e incoraggiare il figlio dagli spalti, in una sorta di ideale passaggio del testimone con mamma Siglinde, protagonista invece a Parigi. Ora entrambi, Darren e Hanspeter, dovranno stimolare ancora di più Jannik. Spingerlo a reagire, a riprendersi il più rapidamente possibile. Fa specie sottolinearlo, ma è il momento più delicato della carriera di Sinner. E questo dà una misura del livello eccezionale raggiunto dal campione azzurro.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti