Sinner e i cambiamenti nello staff: “Devo fidarmi, come mio papà”

  • Postato il 28 giugno 2025
  • Di Panorama
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Alla vigilia di Wimbledon Jannick Sinner ha deciso di intervenire sul suo staff rinunciando al lavoro di Marco Panichi e Ulises Badio. Il numero uno al mondo che esordirà martedì sull’erba londinese contro l’azzurro Luca Nardi ha spiegato in una conferenza i motivi della sua scelta: “Non è successo nulla di eclatante. Sono cose che capitano nello sport. A volte bisogna prendere strade differenti come ho fatto io. Non c’è una ragione specifica. Abbiamo fatto un grande lavoro assieme, la finale del Roland Garros è stato un traguardo eccezionale, raggiunto grazie a tutta la squadra. Ma ho deciso di fare qualcosa differente. Al momento non abbiamo pensato a sostituti, non è il periodo adatto. Capisco che il timing sia stato strano ma avendo lavorato molto prima non subirò ora le conseguenze di questa decisione. Quando è maturata? Dopo il torneo di Halle”. Sinner non ha spiegato il motivo della decisione, ma a una precisa domanda su che caratteristiche richieda per i componenti del suo staff ha detto: “Cerco persone adatte anche a tutti gli altri componenti della mia squadra, anche come comunicazione, con l’obiettivo che il gruppo funzioni. Cerco persone oneste, e di cui ci si possa fidare, come in tutte le altre situazioni della vita. Per esempio, come il mio papà: se un cuoco non fa bene, gli altri intorno in cucina non si sentono benissimo”.

Onestà e comunicazione

L’addio al preparatore atletico e al fisioterapista sarebbe stata una decisione presa insieme agli altri membri dello staff per una intervista rilasciata da Panichi che non sarebbe stata autorizzata o meglio della quale Sinner avrebbe saputo solo a cose fatte. Sinner che ha fatto della riservatezza uno dei suoi marchi di fabbrica non ha gradito alcune frasi dette prima della fine della squalifica e poi l’assenza di Panichi e Badio al torneo di Halle aveva già fatto capire che qualcosa non andava, mentre al fianco di Jannick ci sono sempre stati Cahill e Vagnozzi. Nessuna discussione sui metodi di allenamenti dei due che avevano lavorato con Djokovic, ma evidentemente dopo nove mesi non si era instaurato quel feeling che Sinner pretende. Dopo l’addio a Ferrari e Naldi ritenuti i responsabili della squalifica di tre mesi Sinner aveva scelto Panichi e Badio, ma il preparatore sarebbe stato refrattario alle regole, in sostanza parlava troppo.

Autore
Panorama

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