Stop per Lobotka, Napoli obbligato a cambiare: da Gilmour titolare a un De Bruyne inedito, le soluzioni per Conte
- Postato il 7 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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L’infortunio di Stanislav Lobotka priverà il Napoli del leader del suo centrocampo per circa un mese, obbligando Antonio Conte a trovare nuove soluzioni per una serie di partite molto delicate tra campionato e Champions League: dalla promozione a titolare di Gilmour a una posizione inedita per De Bruyne, tutte le soluzioni a disposizione del tecnico.
Napoli, Lobotka out per un mese
Infortunatosi contro il Genoa, Stanislav Lobotka ha lasciato il ritiro della Slovacchia, rinunciando agli impegni della sua nazionale nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, e fatto ritorno a Napoli, dove si sottoporrà a nuovi esami clinici. Il quotidiano Il Mattino ha anticipato che il centrocampista è stato vittima di uno stiramento: se la diagnosi dovesse essere confermata da parte del club azzurro, Antonio Conte perderebbe il faro del suo centrocampo per più di un mese, in un periodo assai delicato per gli impegni degli azzurri in campionato e Champions League.
Dopo la sosta, infatti, il Napoli affronterà in poco più di 20 giorni Torino, Psv, Inter, Lecce, Como, Eintracht, Bologna, prima della nuova pausa di novembre della serie A.
Gilmour entra nei Fab 4
Conte dovrà dunque trovare un nuovo assetto per la linea mediana della sua squadra, anche perché Lobotka per caratteristiche, personalità e continuità di rendimento non è facilmente rimpiazzabile. La soluzione più immediata prevede la conferma del cosiddetto 4-1-4-1, con la promozione di Billy Gilmour tra i Fab 4 del centrocampo, al posto dello slovacco: lo scozzese ha sostituito Lobotka ad ottobre dell’anno scorso, quando questi si fermò per un altro infortunio muscolare, mostrando di poter essere titolare nel Napoli. Stavolta, però, il Napoli giocherà di più, con una gara ogni 3 giorni, e Conte non può presentarsi a questo tour de force senza un piano B.
Anguissa basso o un inedito De Bruyne
Un’alternativa a Gilmour titolare è data dalla conferma del 4-1-4-1 con l’arretramento però di Frank Anguissa davanti alla difesa e l’inserimento in posizione di mezz’ala di Eljif Elmas. Nelle gare in cui c’è bisogno di maggiore qualità in fase di costruzione, Conte potrebbe però decidere di percorrere un’altra strada, utilizzando Kevin De Bruyne nell’inedita posizione di regista basso, davanti alla difesa: KDB, d’altra parte, ha già mostrato di avere una certa confidenza con l’avvio della manovra dalla propria metà campo e spalleggiato da due corazzieri come Anguissa e McTominay – oltre che sostenuto da un’ottima condizione atletica – potrebbe disimpegnarsi bene nel nuovo ruolo. L’arretramento di De Bruyne aprirebbe al passaggio al 4-3-3, con l’inserimento di un esterno di ruolo – David Neres o Noa Lang – sull’out sinistro dell’attacco.
A differenza dell’anno scorso, Conte ha oggi un organico profondo da cui pescare: senza il cervello e l’intensità di Lobotka, il tecnico dovrà puntare su altre doti per riuscire a tenere il Napoli in corsa su tutti i fronti.