Turisti italiani in calo, cosa sta succedendo nelle grandi città: allarme turismo
- Postato il 6 agosto 2025
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Allarme turismo nelle grandi città. costa sta succedendo nel nostro Paese: turisti italiani in caso, perché sta succedendo.
Il turismo balneare italiano nel mese di luglio ha registrato un andamento altalenante, segnato da un calo significativo delle presenze dei turisti italiani, contrapposto a un aumento dei visitatori stranieri.
A spiegare i motivi di questa flessione sono diversi fattori, fra cui il maltempo e le difficoltà economiche che stanno pesando sulle famiglie italiane, limitandone la capacità di frequentare le spiagge durante l’estate.
Calo dei turisti italiani e aumento degli stranieri sulle spiagge
Secondo l’analisi di Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari affiliato a Fipe/Confcommercio, il mese di luglio ha evidenziato un quadro piuttosto critico per le spiagge italiane. A differenza di giugno, che aveva mostrato una crescita complessiva del 20% in termini di presenze e consumi rispetto allo stesso periodo del 2024, luglio ha segnato una contrazione del 15%, con punte di calo fino al 25% in regioni come Calabria ed Emilia-Romagna. Solo la Sardegna e la Puglia hanno mostrato segni positivi, confermando una distribuzione delle presenze concentrata soprattutto nei fine settimana, indice di un crescente disagio economico per le famiglie italiane.
Le spiagge italiane continuano però ad attirare turisti stranieri, che compensano in parte la riduzione dei visitatori nazionali. Capacchione ha sottolineato come la varietà e la qualità dei servizi offerti dal nostro Paese mantengano alta l’attrattività internazionale: «Abbiamo registrato una diminuzione di turisti tedeschi, mentre sono in aumento i visitatori provenienti dai Paesi Scandinavi e dell’Est Europa». Questo spostamento nel panorama delle presenze straniere riflette la capacità dell’Italia di rinnovare il proprio appeal turistico anche in un contesto globale sempre più competitivo.
Un altro elemento che incide sulle scelte dei vacanzieri italiani è il prezzo crescente per l’accesso ai servizi balneari. Secondo una recente indagine di Altroconsumo, il costo medio per l’affitto di ombrellone e lettino è aumentato del 5% rispetto al 2024, proseguendo una tendenza in crescita iniziata nel 2021. In soli quattro anni, la tariffa media è passata da 182 a 212 euro, con un incremento complessivo del 17%. Tra le località più care si distinguono Alassio, seguita da Gallipoli, Alghero e Viareggio, mentre mete come Rimini, Lignano e Anzio risultano più accessibili per i turisti con budget più contenuti.

Questi aumenti di prezzo rappresentano un freno per molte famiglie italiane, che preferiscono vacanze più contenute o limitate a brevi soggiorni nei fine settimana, contribuendo così alla concentrazione delle presenze nei momenti di maggior affluenza. Nonostante le difficoltà, gli italiani continuano a scegliere principalmente località di mare per le proprie vacanze. L’88% dei vacanzieri italiani resta all’interno del territorio nazionale, privilegiando mete meno affollate dove è possibile godere con tranquillità delle bellezze naturali e culturali del Paese.
Solo il 12% opta per viaggi all’estero, mantenendo comunque una forte predilezione per località marine (57%), seguite dalle grandi capitali europee (16,4%) e dalle mete esotiche (10,7%). Tra le regioni italiane maggiormente gettonate spiccano Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna, che rappresentano il cuore pulsante del turismo balneare e culturale estivo, offrendo una varietà di esperienze e servizi in grado di soddisfare diverse esigenze di viaggio.
Il quadro che emerge, dunque, è quello di un turismo italiano che si adatta a un contesto economico e climatico complesso, puntando su un’offerta di qualità e su una capacità di attrazione internazionale che non si affievolisce, nonostante le sfide attuali.
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