Uif, Serata: potenziare lotta a riciclaggio e finanziamento terrorismo

  • Postato il 10 giugno 2025
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Uif, Serata: potenziare lotta a riciclaggio e finanziamento terrorismo

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Roma, 10 giu. (askanews) – Nel momento storico attuale, fatto di rapidi cambiamenti e da una elevata incertezza, prevenzione e contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo diventano più difficili e “oggi è più che mai è necessario potenziare le competenze e gli strumenti tecnici del sistema”. In questo ambito, “l’avvio dell’Amla, l’Autorità Antiriciclaggio europea, deve essere l’occasione per consolidare quanto finora realizzato e per apportare ulteriori miglioramenti ai sistemi italiano ed europeo”. Lo ha affermato il direttore dell’Unità di informazione finanziaria dell’Italia, Enzo Serata, nel suo intervento di presentazione del Rapporto annuale dell’Uif, oggi a Roma alla presenza del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta.

“Il 2024 è stato un anno molto intenso per la Uif, caratterizzato da rilevanti investimenti sul futuro in coerenza con il piano strategico 2023-25. È stata perseguita una maggiore digitalizzazione dei processi e una migliore qualità dell’analisi – ha riferito – la collaborazione istituzionale è stata rafforzata”.

Questo “ha consentito di investire risorse interne nel rinnovamento tecnologico e nelle metodologie senza compromettere i risultati dell’attività corrente. È uno sforzo necessario per dotare l’Unità di tutti gli strumenti per realizzare i suoi obiettivi. Lo scenario geopolitico internazionale si presenta altamente conflittuale, orientato a forme di disgregazione politica ed economica che possono indebolire anche l’azione di prevenzione e di contrasto del riciclaggio. In questo difficile contesto – ha proseguito Serata – la creazione della nuova autorità antiriciclaggio europea va in direzione opposta, proponendo nuove forme di coesione e collaborazione fra le autorità dei paesi membri”.

Secondo il direttore dell’Uif “abbiamo un’occasione unica, in cui possiamo rivestire un ruolo rilevante, per accelerare l’integrazione europea tra autorità, operatori e istituzioni, contribuendo a rafforzare il sistema AML/CFT dell’Unione a fronte di minacce che si configurano con una natura spesso ibrida, transfrontaliera e sempre mutevole. L’effettiva capacità dell’Amla di interpretare con flessibilità e coerenza il proprio ruolo potrà contribuire in modo rilevante non solo all’integrità del sistema economico e finanziario, ma alla stessa sicurezza dei cittadini europei”.

“Occorre essere consapevoli che ci saranno inevitabili costi di transizione, legati alla più stringente armonizzazione delle regole, dei formati segnaletici, delle prassi delle autorità. Il superamento delle divergenze normative e operative e l’allineamento nelle metodologie delle analisi finanziarie richiederanno fatica e investimenti in termini di risorse umane e tecniche. Con riguardo alle attività del Meccanismo di supporto e coordinamento delle FIU, per le quali l’Autorità europea ha poteri meno cogenti rispetto all’area della supervisione, potrebbe emergere il rischio di possibili resistenze e spinte conservative, che tuttavia – secondo Serata – non ci possiamo permettere”.

“Oltre al rafforzamento degli scambi informativi e all’armonizzazione delle metodologie, l’Amla potrà fornire un contributo prezioso nel rafforzare l’efficacia delle analisi, mettendo a disposizione delle FIU strumenti analitici avanzati, ma anche essere volano di forme di collaborazione innovative, come ad esempio i partenariati pubblico-privati. Parimenti importante sarà la capacità della nuova Autorità di creare sinergie – sul fronte regolamentare, dell’individuazione di rischi emergenti e di vulnerabilità nelle giurisdizioni – con le altre istituzioni europee, gli organismi internazionali (GAFI, Gruppo Egmont) e le autorità di paesi terzi”.

“La recente creazione di una Direzione presso il MEF dedicata alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è tra l’altro funzionale ad assicurare un’efficace supervisione sugli operatori non finanziari e sui professionisti, così come richiesto dalla nuova normativa antiriciclaggio europea. Tale innovazione – ha detto – può costituire anche un’occasione per semplificare gli oneri con regole meglio ritagliate sull’operatività e sul rischio di queste categorie. È infatti necessario assicurare che i costi dell’antiriciclaggio non siano percepiti come superiori rispetto ai benefici indotti dal rispetto delle regole; gli adempimenti in tema di valutazione del rischio, adeguata verifica e conservazione devono essere funzionali alla corretta conoscenza della clientela e all’individuazione dell’eventuale carattere sospetto dell’operatività e non devono rappresentare meri oneri burocratici da rispettare per evitare possibili sanzioni”.

“L’attuale momento storico è caratterizzato da rapidi cambiamenti e da una elevata incertezza, che accrescono le difficoltà di assicurare un’efficace azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo a livello nazionale e internazio nale. Oggi più che mai è necessario potenziare le competenze e gli strumenti tecnici del sistema antiriciclaggio – ha avvertito Serata – la collaborazione dei soggetti obbligati, la cooperazione fra le istituzioni. La consapevolezza degli ostacoli ci motiva ulteriormente nel perseguire la nostra missione istituzionale e contribuire alla tutela dell’integrità del sistema economico e sociale”.

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