Vivere la pensione all’estero? I Paesi migliori in cui trasferirsi
- Postato il 11 ottobre 2025
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- Di SiViaggia.it
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Immaginare la pensione non significa più pensare a un tempo di immobilità o di routine. Per molti, oggi, rappresenta una seconda possibilità: un nuovo inizio, da vivere in luoghi che offrano serenità, sicurezza economica e qualità della vita. Negli ultimi anni, cresce il numero di persone che scelgono di lasciare il proprio Paese dopo la fine della carriera lavorativa, alla ricerca di un contesto più sostenibile, dove il costo della vita sia in equilibrio con servizi efficienti e un ambiente accogliente.
Ma quali destinazioni garantiscono davvero simili condizioni? A rispondere è il Global Retirement Index 2025 di Natixis, che ogni anno valuta quanto i diversi Paesi del mondo siano in grado di sostenere una popolazione che invecchia. Non si tratta di un semplice elenco di località ideali, ma di un’analisi approfondita dei fattori economici, sociali e sanitari che determinano il benessere nella terza età.
L’indice, infatti, prende in esame 44 economie avanzate, valutandole tramite 18 indicatori suddivisi in quattro aree chiave: Finanze in pensione, Benessere materiale, Salute e Qualità della vita. Tra i parametri considerati vi sono aspetti concreti come la spesa sanitaria pro capite, il tasso di disoccupazione, la disuguaglianza di reddito o il livello di debito pubblico, ma anche indicatori più sottili, come la qualità dell’aria o il benessere psicologico. L’obiettivo è capire dove le persone anziane possono vivere non solo più a lungo, ma soprattutto meglio.
Un dato emerge con chiarezza: i Paesi di dimensioni ridotte, con istituzioni snelle e società più coese, riescono a mantenere un equilibrio più stabile nel lungo periodo. Al contrario, le grandi potenze, pur disponendo di economie robuste, devono confrontarsi con sistemi sociali complessi, livelli elevati di disuguaglianza e sfide demografiche difficili da gestire.
La classifica 2025: l’Europa del Nord domina la scena
Secondo il Global Retirement Index 2025, i migliori Paesi per vivere la pensione sono:
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- 10° Slovenia
- 9° Lussemburgo
- 8° Germania
- 7° Australia
- 6° Paesi Bassi
- 5° Danimarca
- 4° Islanda
- 3° Svizzera
- 2° Irlanda
- 1° Norvegia
Un podio in gran parte europeo, dove spiccano i modelli nordici per coesione sociale, welfare avanzato e capacità di sostenere una popolazione che invecchia senza compromettere la sostenibilità economica.
Norvegia: il modello che unisce ricchezza e uguaglianza
La Norvegia si conferma regina del benessere in pensione, con un punteggio dell’83%. Il segreto del suo successo risiede in tre pilastri fondamentali: un sistema sanitario eccellente, tassi di disoccupazione tra i più bassi al mondo e una distribuzione del reddito molto equilibrata.
Dal debutto del GRI nel 2012, la Norvegia non è mai uscita dalle prime tre posizioni, segno di una rara solidità strutturale. Il welfare scandinavo, sostenuto dal fondo sovrano alimentato dalle rendite petrolifere, consente di finanziare servizi di altissimo livello senza mettere a rischio la stabilità economica.
Irlanda: una nuova protagonista del benessere
Sorprende la seconda posizione dell’Irlanda, che negli ultimi anni ha compiuto passi importanti nel rafforzare la propria stabilità economica. Inflazione sotto controllo, crescita sostenuta e politiche fiscali mirate hanno reso il Paese uno dei più solidi d’Europa.
Nel sotto-indice Finances in Retirement, l’Irlanda primeggia grazie alla capacità di proteggere i risparmi dei cittadini dai rischi dei mercati e dall’impatto del debito pubblico. Anche il sistema sanitario ha mostrato significativi miglioramenti, consolidando un quadro complessivo di benessere e sicurezza.
Svizzera, Islanda e Danimarca: l’equilibrio tra natura e qualità della vita
Subito dietro si collocano Svizzera, Islanda e Danimarca, tre nazioni che rappresentano un modello di equilibrio tra benessere materiale e qualità della vita.
La Svizzera continua a distinguersi per l’efficienza del sistema sanitario e per un’elevata aspettativa di vita, mentre l’Islanda beneficia di un tessuto sociale coeso, bassi livelli di criminalità e una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. La Danimarca, invece, dimostra come l’innovazione e la qualità dei servizi pubblici possano tradursi in un alto grado di fiducia tra cittadini e istituzioni, elemento essenziale per una vecchiaia serena.
I Paesi Bassi e il Lussemburgo: piccoli stati, grandi risultati
Paesi Bassi e Lussemburgo mantengono posizioni solide nella parte alta della classifica. Entrambi godono di economie stabili e di una governance agile, capace di intervenire rapidamente sui bisogni della popolazione anziana. La Slovenia chiude la Top Ten con un risultato che testimonia l’ascesa dei Paesi dell’Europa centrale, sempre più attenti a costruire reti di protezione sociale efficaci.
I grandi Paesi arrancano
La Germania è l’unico grande Stato a entrare nella Top Ten, forte di un sistema sanitario efficiente e di un alto standard di vita. Tuttavia, anche Berlino deve fare i conti con un invecchiamento rapido della popolazione e con un mercato del lavoro in trasformazione.
Molto più indietro troviamo Regno Unito, Stati Uniti e Canada, rispettivamente al 14°, 21° e 20° posto, mentre la Corea del Sud occupa la 22ª posizione. Si tratta di risultati che riflettono le difficoltà strutturali dei Paesi più complessi, dove disuguaglianza, instabilità fiscale e inflazione prolungata compromettono la serenità economica dei pensionati.