West Nile, il primo caso in Basilicata
- Postato il 7 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
West Nile, il primo caso in Basilicata
Primo caso di West Nile in Basilicata: contagiato dal virus un 60enne della zona rurale di Pisticci, non sarebbe grave. L’assessore Latronico: «Le nostre strutture in grado di affrontare questo morbo»
È un uomo di 60 anni che abita in una zona rurale di Pisticci, ricoverato al “Perinei” di Altamura, senza patologie pregresse che sarebbe in condizioni non gravi, il primo contagiato lucano del virus “West Nile”.
Lo hanno comunicato ieri mattina il Dipartimento di Prevenzione dell’Asm e il Dipartimento di Prevenzione della Regione.
Attivate subito le misure previste dai protocolli sanitari nazionali per il controllo dell’Arbovirosi, avviando al tempo stesso e approfondendo le indagini per accertare il livello di circolazione del virus.
Da settimane l’attività di controllo della Asm era già stata intensificata sia sotto il profilo veterinario che entomologico.
In una nota la Asm chiarisce inoltre che «Il virus può essere trasmesso esclusivamente da zanzare comuni infette, verso le quali sono efficaci i comuni repellenti; è escluso il contagio tra esseri umani.
Nell’80% dei casi il paziente è asintomatico, nelle altre situazioni può provocare sintomi neurologici come febbre alta, mal di testa, debolezza muscolare.
L’Asm assicura – inoltre – che la situazione è al momento sotto controllo e che in caso di comparsa di sintomi occorre rivolgersi al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta».
Al Quotidiano l’assessore regionale alla Sanità, Latronico spiega i meccanismi messi in atto, evitando ogni allarmismo ma spiegando che le strutture regionali sono in grado di affrontare la situazione: «Gli Uffici stanno svolgendo l’attività prevista in occasione della comparsa di malattie infettive, portando avanti i disciplinari che si attivano in questo senso, sia sotto il profilo clinico che sanitario.
Il caso in sé al momento è sotto controllo perchè pare non si sia in presenza di problematiche differenti. Del resto ci sono le linee guida previste in questi casi che saranno seguite per affrontare questa problematica». E l’assessore assicura inoltre: «Le strutture sanitarie lucane sono in condizioni di gestire senza problemi casi come questo».
Dall’Ufficio Prevenzione Sanità Umana, Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Direzione Generale per la Salute e le Politiche della Persona della Regione, nel frattempo, sono arrivate le indicazioni sulle misure da mettere in atto per una regolare prevenzione del contagio (come si legge nella scheda in pagina. ndr.).
Tra gli strumenti da attivare anche l’invito a tutti i Comuni ad intensificare «In sinergia con le Aziende Sanitarie Locali, le campagne di disinfestazione ambientale, seguendo protocolli e metodiche validate scientificamente.
Le Asl – prosegue la nota – sono a disposizione per fornire supporto tecnico e indirizzi operativi, affinché gli interventi siano efficaci e coordinati. Non ci troviamo di fronte ad un’emergenza sanitaria, ma è doveroso promuovere comportamenti responsabili- sottolinea ancora l’Ufficio regionale.
È utile, dunque, applicare una serie di comportamenti che possono ridurre drasticamente il pericolo di essere contagiati.
Ad esempio, si possono utilizzare correttamente repellenti topici seguendo scrupolosamente le istruzioni fornite dai produttori; si può inoltre indossare abbigliamento protettivo (pantaloni lunghi, maniche lunghe, indumenti di colore chiaro), soprattutto nelle ore serali e all’alba; è utile anche installare barriere fisiche, come zanzariere su porte e finestre, e ricorrere a soluzioni ambientali, come l’uso di condizionatori e ventilatori che rendano l’ambiente meno ospitale per le zanzare; infine si devono eliminare i potenziali focolai larvali negli spazi privati e comuni (giardini, orti, aree verdi), in particolare: svuotare barattoli, sottovasi, contenitori scoperti, giochi per bambini, anfore ornamentali; prevenire ristagni in fontane ornamentali, grondaie, vasche, cisterne e bacini perenni o per l’irrigazione; coprire o trattare i serbatoi e gli impianti di raccolta delle acque piovane.
La prevenzione, come sottolineato, è l’arma più efficace da applicare anche nelle abitudini quotidiane per eliminare il pericolo di contagio.
Il Quotidiano del Sud.
West Nile, il primo caso in Basilicata