10.000 auto vendute in un’ora, il SUV cinese da 912 CV fa tremare Tesla e l’Europa

  • Postato il 27 luglio 2025
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  • Di Virgilio.it
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In meno di un’ora, quasi diecimila persone hanno ordinato un’auto che fino a ieri sembrava uscita da un rendering su Instagram. Non è un esercizio di stile e nemmeno un concept da salone. È la Dongfeng M-Hero M817, un gigante a quattro ruote motrici, con motore plug-in hybrid da 912 CV.

Il nome non dice molto al pubblico occidentale, ma i numeri fanno rumore: 9.713 ordini in 60 minuti. Oltre 35.000 nei primi quattro giorni. Un risultato da record per un veicolo che supera i cinque metri di lunghezza, pesa più di tre tonnellate e monta un sistema elettrico dual motor affiancato da un generatore termico. Praticamente un’astronave in formato SUV. Un progetto firmato da Dongfeng – uno dei giganti automobilistici statali cinesi – in collaborazione con Huawei, che qui non fornisce solo infotainment, ma tutta l’intelligenza a bordo.

In Cina ha un prezzo democratico

Per averla, in Cina, serve il corrispettivo di 40.000 euro al cambio attuale. Cifra che in Europa basta appena per una berlina media ben accessoriata. Là, invece, ti porti a casa uno dei veicoli più tecnologici mai costruiti, con potenza e autonomia da primato. La strategia è chiara: democratizzare il superfluo. Cancellare la distinzione tra auto da sogno e prodotto di massa. Una filosofia diversa da quella Occidentale.

La scheda tecnica è da lasciare a bocca aperta: motore 1.5 turbo a benzina che non muove direttamente le ruote, ma si comporta da generatore per le batterie. Il lavoro sporco lo fanno i due motori elettrici, uno per asse, che insieme sprigionano 912 CV e 1.280 Nm di coppia. Tradotto: 0-100 km/h in 4,2 secondi, per un veicolo che ha l’aspetto (e il peso) di un mezzo militare. Eppure, l’elettrico può muoversi fino a 200 km, mentre l’autonomia totale, grazie al serbatoio e alla batteria firmata CATL, supera i 1.000 km.

Due le versioni attualmente in listino

Le versioni in listino sono due: City Edition, più sobria, stradale e rifinita per l’uso quotidiano, e Off Road Edition, con assetto rialzato, ganci, protezioni e pneumatici da battaglia. Dentro è tutto sobrio, lineare ed elegante. Il centro è dominato da uno schermo da 15,6’’, affiancato da un selettore rotante che consente di cambiare modalità di guida in tempo reale. C’è di tutto: assistenza alla guida avanzata (ADAS), parcheggio automatico, guida assistita e infotainment in stile smartphone. Tutto firmato Huawei.

Il vero punto, però, non è il prodotto, ma il sistema industriale che lo ha generato. Un SUV da oltre 900 cavalli costruito in casa, lanciato con una campagna-lampo e reso disponibile su larga scala in pochi mesi. Con una domanda iniziale da capogiro, che fa impallidire molti marchi premium europei.

Come cambia la geografia dell’auto

Chi pensava che l’auto elettrica fosse una partita tra Stoccarda, Wolfsburg e Palo Alto, farebbe bene a voltarsi a Est. Perché il terreno sta cambiando e in modo molto rapido. Rispetto ad alcuni anni fa, l’industria cinese non sta più inseguendo. Corre davanti a tutti. Non copia, ma anticipa. Prende il meglio della tecnologia globale, lo assembla, lo integra, lo produce a ritmi che in Europa – allo stato attuale – sembrano impossibili. Una nuova era.

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