“12mila morti l’anno in Italia per i gas ‘killer’ nelle cucine, siamo il Paese più colpito in Europa”: l’allarme nel novo studio. Ecco cosa sono e come evitarli

  • Postato il 8 maggio 2025
  • Salute
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ogni volta che accendiamo i fornelli a gas per cucinare, potremmo mettere inconsapevolmente a rischio la nostra stessa vita. Non si tratta di un’esagerazione: un recente position paper dell’European Public Health Alliance (EPHA), pubblicato nel nostro Paese dall’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE), il membro italiano dell’associazione, ha rivelato che l’inquinamento domestico generato da questi dispositivi contribuisce a migliaia di morti premature ogni anno. L’Italia è il Paese più colpito in Europa, con ben 12.706 decessi prematuri attribuiti all’uso dei fornelli a gas. Una cifra allarmante che ci invita a riflettere sull’impatto di questa abitudine quotidiana sulla nostra longevità.

I numeri complessivi emergono dallo studio nel position paper condotto dall’Università Jaume I in Spagna. I ricercatori parlano chiaro: nell’Unione Europea e nel Regno Unito, l’inquinamento generato dai fornelli a gas causa circa 39.959 morti premature ogni anno. Oltre all’Italia, tra i paesi più colpiti figurano la Polonia, la Romania, la Francia e il Regno Unito, dove l’uso del gas in cucina è ancora molto diffuso. Le emissioni di diossido di azoto (NO₂) prodotte dalla combustione del gas nelle cucine superano regolarmente le linee guida raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il problema si aggrava nelle abitazioni con scarsa ventilazione e durante le lunghe sessioni di cottura, rendendo l’aria domestica ancora più dannosa di quella esterna nelle città inquinate.

Sara Bertucci, responsabile delle politiche globali di salute pubblica per l’EPHA, ha dichiarato: “Per troppo tempo è stato facile ignorare i pericoli dei fornelli a gas. Come per le sigarette, la gente non pensava molto agli impatti sulla salute e, come le sigarette, i fornelli a gas sono un piccolo fuoco che riempie la nostra casa di inquinamento. I veri impatti sono probabilmente maggiori di quelli previsti in questo studio. Sapendo questo, i Governi dovrebbero prendere l’iniziativa per aiutarci a smettere di usare il gas, proprio come ci hanno aiutato a smettere di fumare.” Anche da spenti, i fornelli continuano infatti a rilasciare metano che si accumula in casa. La qualità dell’aria indoor conta più che mai, visto che gli europei passano quasi tutto il loro tempo al chiuso. E con edifici sempre più sigillati, l’aria fresca fatica a entrare, rendendo il problema ancora più serio.

Francesco Romizi, responsabile pubbliche relazioni di ISDE Italia, aggiunge: “Questa ricerca evidenzia un problema urgente per l’Italia: l’inquinamento derivante dai fornelli a gas rappresenta una minaccia concreta per la salute pubblica. I dati dimostrano la gravità della situazione, sottolineando la necessità di un cambiamento. È essenziale incentivare soluzioni più sostenibili per tutelare le fasce più vulnerabili, come bambini e anziani. Le istituzioni devono agire con tempestività, promuovendo l’elettrificazione domestica, ovvero la sostituzione degli apparecchi a gas con alternative elettriche più sicure ed ecologiche, come i sistemi di riscaldamento elettrico, per garantire un ambiente più salubre”. I fornelli a gas, dunque, non sono solo un rischio ambientale, ma rappresentano una vera e propria minaccia per la salute pubblica. Fortunatamente, esistono alternative più sicure e sostenibili che permettono di cucinare senza rilasciare emissioni nocive nell’ambiente domestico. Una delle soluzioni migliori è rappresentata dai piani cottura a induzione, che consentono una cottura più rapida ed efficiente senza produrre inquinanti. L’induzione non solo garantisce una maggiore efficienza energetica, ma elimina completamente il problema delle emissioni di NO₂, sottolineano gli esperti del settore nello studio.

Anche i fornelli elettrici o le friggitrici ad aria, se usati correttamente per cuocere o riscaldare, sono un’opzione più sicura rispetto al gas, pur non essendo efficienti quanto quelli a induzione. Per chi non può sostituire immediatamente il proprio piano cottura, migliorare l’aerazione della cucina può comunque ridurre i rischi, garantendo un ricambio d’aria costante ed efficace. “Una corretta ventilazione può abbassare significativamente le concentrazioni di inquinanti all’interno delle abitazioni”, ribadisce Francesco Romizi di Isde.

Un’alternativa pratica è rappresentata anche dai forni a vapore e dalle pentole elettriche multifunzione, che riducono i tempi di cottura e minimizzano le emissioni nocive. E poi? Adottare stili di cucina che prevedano meno fritture e cotture prolungate può contribuire a migliorare la qualità dell’aria domestica. La questione non riguarda solo l’ambiente, ma la salute di milioni di persone. Se un semplice gesto quotidiano come accendere i fornelli può accorciare la vita, allora forse è il momento di ripensare alle nostre scelte in cucina, invece di continuare a respirare un’aria insidiosamente tossica, celata nell’apparente sicurezza delle abitazioni.

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