A Milano Marittima la sirena-bambina dell’artista Valerio Berruti è sospesa tra il mare e il cielo

È il gran finale di Mare d’Arte Festival – la rassegna che per dieci giorni trasforma la celebre località balneare di Milano Marittima in un palcoscenico diffuso di arte contemporanea – l’installazione dell’artista albese Valerio Berruti Non basta il canto delle sirene. Visibile a 360 gradi e illuminata al calar della sera grazie a un suggestivo progetto curato da Hera Luce, l’opera di sei metri è un invito a riflettere sui simboli: la sirena per il mare e la bambina per il futuro. 

A Milano Marittima l’opera “Non basta il canto delle sirene” di Valerio Berruti

Ho sempre pensato alle mie opere come a una metafora che va oltre l’immaginario fanciullesco. Non provo alcun fastidio – anzi – nel sapere che le persone si immedesimino nei miei lavori ripensando alla propria infanzia, un momento felice per molti. Vorrei però riuscire a far passare il messaggio che i miei bambini non siano in realtà tali, ma semplicemente il tramite più immediato e scevro di particolari per far passare un messaggio: l’assoluta uguaglianza tra gli esseri umani, la necessità di aver cura del mondo in cui stiamo vivendo, la consapevolezza del fatto che tutto è fugace e delicato, proprio come l’infanzia”, ha dichiarato l’artista, fino al 2 novembre 2025 protagonista a Palazzo Reale di Milano con la personale More than kids

 “Non basta il canto delle sirene”: non una sirena che ammalia ma una bambina che protegge

Non si tratta della classica figura mitologica che ammalia i marinai col suo canto. La sirena in bronzo di Berruti, destinata a diventare presenza permanente sul mare all’altezza di Mosquito Beach 236, con linee sobrie e l’innocenza incisa nel volto, emerge dalle acque come a proteggere, non a incantare. È una bambina che è anche essa stessa metafora dell’infanzia come linguaggio universale e di un’umanità che si rivela fragile, uguale e in cerca di ascolto.

Che cos’è Mare d’Arte Festival

Ideato e diretto da Gianluca Orazi in collaborazione con Sky Arte e le istituzioni locali, Mare d’Arte Festival ha preso avvio con Razza Umana, l’installazione fotografica di Oliviero Toscani Studio che ha punteggiato il lungomare con maxi ritratti di volti da tutto il mondo. Tra mostre, performance e incontri l’obiettivo del festival è, infatti, riportare l’arte contemporanea nella vita quotidiana, dall’alba al tramonto.

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Autore
Artribune

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