A Rimini c’è una strada piena di negozi indipendenti di moda e concept store
- Postato il 22 giugno 2025
- Moda
- Di Artribune
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C’è una via di Rimini che, a dispetto del suo nome celebrativo, scorre silenziosa nel cuore della città, riservando a chi la attraversa un piccolo rifugio creativo fatto di boutique indipendenti e estetiche non convenzionali. Via XX Settembre 1870, che prende il nome dalla storica Breccia di Porta Pia – l’episodio che sancì la fine dello Stato Pontificio e l’annessione di Roma al Regno d’Italia – è una strada laterale, raccolta e quasi defilata rispetto al traffico più caotico. Eppure, proprio questa sua posizione appartata le ha permesso, nel tempo, di sviluppare un’identità unica. Un tempo residenziale e tranquilla, oggi Via XX Settembre è diventata un polo creativo alternativo, dove si concentrano negozi indipendenti, gallerie, boutique e un bistrot da non perdere, il Necessaire Bistrot. Lontana dalle logiche del turismo fugace, ha saputo trasformarsi in un’area di sperimentazione urbana e culturale, riflettendo quella voglia di differenziarsi che anima Rimini oltre la stagione balneare.
Qui ha sede anche Paura, negozio e brand di moda che ha fatto della scelta della location una dichiarazione d’intenti. Il fondatore racconta che questa non è “una semplice via, ma un ‘flusso di coscienza urbano’, un crocevia di idee e autenticità” che si sposa perfettamente con lo spirito del marchio. Sottolinea: “Volevamo un luogo che vivesse e respirasse la stessa energia e la stessa libertà creativa che infondiamo in ogni capo”. Con queste parole prende avvio la nostra esplorazione tra le vetrine indipendenti di una strada ancora in parte misteriosa, ma ormai riconosciuta dagli addetti ai lavori come simbolo di moda concettuale e ricercata.
Paura

Paura si inserisce nella via come espressione autentica di una proposta sartoriale contemporanea. Il negozio ha colto al volo un cambiamento in atto: “c’è una domanda crescente per prodotti con una storia, una qualità superiore e un’estetica non convenzionale”. Il mercato di nicchia, stanco del mainstream, oggi sfocia in Via XX Settembre, attratto da un’offerta alternativa. Questo fermento, sottolinea Paura, “è iniziato quando hanno aperto i primi negozi indipendenti, creando un polo di attrazione per chi cercava qualcosa di diverso”. Il brand compie così lo stesso gesto: portare visibilità e successivamente raccoglierne le conseguenze. Non a caso conclude descrivendo la via come una persona “che non segue la corrente, ma la guida, indipendente e determinata, con la forza di chi non ha bisogno di scorciatoie”.
Camden

Camden, aperto nel 2012 all’angolo 61, è la seconda tappa di questo percorso estetico. Nato con l’idea di importare l’anima underground e figlio dei primi movimenti streetwear, ha selezionato “arti urbane e streetwear scandinavo e internazionale” partecipando a fiere e ricerche estere. Il negozio propone, secondo i suoi canali, capi di brand come Han Kjøbenhavn, Soulland, Eytys e Evisu: tutti nomi che non si trovano nei circuiti commerciali più convenzionali. Questo rivendica la strada come un posto di scoperta per chi cerca il pezzo unico, un’etichetta poco conosciuta e l’inedito. La location conserva un carattere underground ma nel contempo elegante: la boutique è curata con un’atmosfera raccolta, perfetta per chi vuole un’esperienza slow shopping.
Maxim – The34

Al civico 29, Maxim – The34 rappresenta un ulteriore livello della scena moda su via XX Settembre 1870. Fondato in Italia nel 2007 da Massimiliano Anello, il flagship store sorge su un cinema degli anni ‘50, recuperato e successivamente restaurato. Si tratta di uno store specializzato in fashion design, luxury brand e streetwear, ospitando etichette come Coperni, Dries Van Noten, Our Legacy, Carhartt WIP, Sacai e Stussy. Appare come il punto di incontro tra qualità indiscussa e spirito innovativo: tra sneakers ricercate e capi di lusso emergente. L’offerta, calibrata tra lusso e urbanwear, sposa perfettamente l’immaginario di chi cerca stile e sostanza. L’architettura del negozio vede scontrarsi l’estetica industriale con tocchi minimalisti, lo spazio è luminoso e lascia spazio alle creazioni che diventano protagoniste. Tre negozi, tre anime diverse, accomunate dallo stesso territorio concettuale. Via XX Settembre 1870 non è ancora esplosa nella percezione collettiva, ma sta formando una micro-scena autentica, indipendente e artistica. Una nicchia, o come si vuol dire una “chicca”, capace di attrarre chi cerca esclusività e valore culturale nel quotidiano. Paura la definisce come un flusso di coscienza urbano, Candem la nutre con il suo streetwear e Maxim la integra nel panorama del fashion design contemporaneo. Insieme, danno vita a un “ecosistema di originalità” che attende solo di essere scoperto da una platea più ampia, magari cominciando dalle persone più attente alla moda, all’estetica e alla narrazione dei luoghi. In conclusione, Via XX Settembre potrebbe diventare la passeggiata urbana più affascinante e meno battuta di Rimini: un luogo dove la moda diventa racconto e la strada, una galleria di idee.
Erika del Prete
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L’articolo "A Rimini c’è una strada piena di negozi indipendenti di moda e concept store " è apparso per la prima volta su Artribune®.