A Savona il corso “Sentinelle nelle Professioni – Contro la violenza”: per diffondere la cultura della prevenzione alla violenza di genere

  • Postato il 20 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico ottobre 2025

Savona. Si è svolto questa mattina, lunedì 20 ottobre 2025, presso la Pinacoteca Civica di Savona, il corso “Sentinelle nelle Professioni – Contro la violenza”, promosso da Confartigianato Imprese Savona, Soroptimist International Club di Savona e Centro Formazione Futura Confartigianato, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato e Telefono Donna.

L’iniziativa si inserisce nel progetto nazionale “Sentinelle nelle Professioni” promosso da Confartigianato e Soroptimist International d’Italia, volto a diffondere una cultura della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere attraverso la formazione di operatori e professionisti che, nel loro quotidiano, possono intercettare segnali di disagio e offrire un primo sostegno alle vittime. Anche Savona ha dato un contributo partecipativo importante, con la presenza di 25 studentesse del Centro Formazione Futura e altrettanti operatori del comparto benessere – parrucchieri ed estetisti – che hanno preso parte con attenzione a una mattinata di approfondimento, confronto e sensibilizzazione sui temi della violenza di genere, del riconoscimento dei segnali di rischio e degli strumenti di prevenzione e tutela disponibili sul territorio.

“Con iniziative come questa – ha dichiarato Annalisa Bassi Presidente del Soroptimist Club di Savona – vogliamo formare vere e proprie sentinelle sul territorio: professioniste e operatori capaci di riconoscere i segnali di violenza e di orientare le vittime verso aiuti concreti. La collaborazione con Confartigianato dimostra quanto sia importante unire le forze per costruire una rete di prevenzione che parte dal mondo del lavoro e dalla comunità locale”.

Tra i relatori, la Dott.ssa Chiara Cucinotta, psicologa e psicoterapeuta di Telefono Donna; la Dott.ssa Fiorenza Giorgi, magistrato e past president del Soroptimist Club di Savona; il Capitano Walter Crescentini e il Maresciallo Maggiore Matteo Magra del Comando Provinciale dei Carabinieri di Savona; e la Commissaria Capo Dott.ssa Graziella Satariano, Vice Dirigente della Squadra Mobile della Questura di Savona.

La giornata si è conclusa con l’intervento di Simonetta De Grossi, presidente di Telefono Donna, seguito da un dibattito con il pubblico che ha messo in luce la necessità di un lavoro condiviso tra istituzioni, professionisti e cittadini.
L’iniziativa ha ricevuto un plauso anche da parte dell’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Savona, Nicoletta Negro, che ha sottolineato l’importanza di coinvolgere scuole, giovani e categorie professionali nel percorso di sensibilizzazione e prevenzione della violenza di genere.

Generico ottobre 2025

“Questa iniziativa ha rappresentato un momento di grande valore formativo e umano – ha dichiarato Fulvia Becco di Confartigianato Savona e del Centro Formazione Futura -. Le imprese artigiane e le nostre studentesse condividono un ruolo importante nel tessuto sociale: quello di essere vicine alle persone, capaci di ascolto e attenzione. Diventare “sentinelle nelle professioni” significa riconoscere che anche nei mestieri del benessere e dell’artigianato si può contribuire alla prevenzione della violenza e alla costruzione di una comunità più consapevole e solidale”.

“Questi eventi sono importanti per stimolare giovani donne che lavorano ad essere sentinelle per altre donne – afferma l’assessore del Comune, Nicoletta Negro – e la differenza la fa proprio questo perché noi non vogliamo più celebrare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ma noi vogliamo sconfiggerla. E per sconfiggerla dobbiamo essere comunità. Ognuno può fare qualcosa, e se tutti raddrizzassimo le antenne piano piano forse potremmo fare la differenza”.

“Dal 1993, anno in cui in Italia si registrò il maggior numero di omicidi volontari, ad oggi non è diminuito il numero dei femminicidi annuali (intorno al 100 ogni anno). Si ammazza una donna in quanto tale, perché ha compiuto delle scelte, perchè ha affermato la sua indipendenza. Questo è un problema di educazione e in quanto tale vanno educati tutti”, afferma il magistrato Fiorenza Giorgi.

Al termine del corso, è stato rilasciato a tutti i partecipanti un attestato di partecipazione.

Autore
Il Vostro Giornale

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