A Varazze va in scena il consiglio comunale su piazza Vittorio Veneto
- Postato il 25 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Varazze. Consiglio comunale fiume, ieri sera, incentrato principalmente sul “caso” di piazza Vittorio Veneto e della sua riqualificazione. Una seduta richiesta dalla minoranza che, in queste ultime settimane, sulla rigenerazione e sulla spesa ha sollevato parecchi dubbi.
La squadra del sindaco Luigi Pierfederici, da parte sua, ribadendo la volontà di andare avanti in nome del recupero della zona e di un suo nuovo indirizzo di rilancio, ha ribadito la priorità di quest’opera, il cui cantiere partirà per la fine dell’anno, e ha invitato tecnici ed esperti per illustrarne il progetto che, come più volte spiegato, riguarda l’eliminazione delle barriere architettoniche, la creazione di una macchia verde con essenze tipiche liguri, l’installazione della statua di Nettuno e un collegamento, in virtù della continuità tra centro storico e mare, con la passeggiata, con un attraversamento pedonale.
Oggi, dopo una seduta che ha visto la partecipazione di numerosi varazzini interessati alla cosa, ricordiamo che c’è anche una raccolta firme per rivedere il piano, è il momento delle riflessioni.
“Ieri sera ha vinto la partecipazione dei cittadini. Oltre 50 persone presenti in Consiglio Comunale oltre 50 persone in diretta streaming, a dimostrazione che sui temi importanti la città risponde, così come risponde per la raccolta firme in atto per modificare il progetto. Dopo il diniego all’apertura del consiglio ai tanti presenti da noi proposto – spiega il consigliere di minoranza di Varazze Domani, Gianantonio Cerruti – abbiamo ascoltato i tecnici ‘invitati’ dall’amministrazione e i consulenti esterni per ‘corroborare’ il progetto”.
“Con i colleghi abbiamo espresso i nostri dubbi riguardo la priorità politica amministrativa dell’opera e la sostenibilità sui costi-benefici per la nostra comunità. Io, in particolare, ho evidenziato che in quest’opera, come in tutte le opere pubbliche, si debbano evitare sprechi e ridurre al minimo i costi per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
“Ho dichiarato che vogliamo la riqualificazione della piazza e anche non far perdere il finanziamento regionale, ma i costi devono rientrare nei costi standarizzati per quella tipologia di opera poiché agli atti non vi è alcuna giustificazione in merito all’avvenuto controllo dei costi (relazioni specialistiche, analisi prezzi proposti, ecc)”.
“Abbiamo verificato – prosegue – che quest’opera costerà circa 1.460€/mq quando i costi standardizzati prevedono 393€/mq. La tipologia di Superverde stile ‘bosco verticale’ scelto costerà circa 1.500€/mq quando si possono ottenere gli stessi risultati con una tecnologia tradizionale da 400€/mq e con costi manutentivi molto inferiori. Complessivamente il solo arredo urbano comprensivo di statua costerà 381.304 euro (per una piazza da 550mq), costi assolutamente alti e ad oggi non sufficientemente giustificati”.
“Abbiamo proposto di rivedere subito il progetto per non perdere il finanziamento, tagliare i costi eccessivi e utilizzare le risorse in ‘avanzo’ per ‘allargare ed implementare’ l’intervento, ad esempio rifacendo anche tutti i marciapiedi su via Torino fino a piazza XXIV maggio, su Corso Colombo fino a via Coda, intervenendo sul Parco del Boschetto in stato di degrado, in sostanza in modo da attuare una vera rigenerazione urbana del rione di San Nazario”.
“Siamo rimasti sconcertati – prosegue – dalla scarsa conoscenza dei costi progettuali da parte della giunta, che ha approvato il progetto. Nessuno ha saputo replicare alle nostre osservazioni e al fatto che un’opera del genere impieghi costi che arrivano al ‘triplo’ di quelli di norma impiegati, a parità di obiettivi progettuali da raggiungere”.
“Ci ha provato timidamente il sindaco con risultati pessimi, parlando di costi a base d’asta di circa 650mila euro quando in realtà sono 952.649mila e di materiali impiegati di qualità a differenza di quelli impiegati in viale Nazioni Unite, che in realtà saranno gli stessi (la diorite). Infine rimaniamo altrettanto basiti dal come possa Regione Liguria approvare il finanziamento di un’opera del genere per oltre 1milione e 100mila euro, senza controllare prima i costi, l’economicità e la sostenibilità dell’opera, generando spreco di risorse pubbliche”.
“Glielo faremo presente. Ho chiesto ieri sera un appuntamento con il segretario comunale per capire se almeno lui conosce a fondo l’opera e ha capito la situazione dei costi, non certo rosea. Io non mollo – rimarca Cerruti – come penso e credo i miei colleghi e, a seconda delle risposte, valuteremo nuovamente il da farsi”.