“Il PPI di Albenga deve restare aperto h24 tutto l’anno”: in commissione Sanità arriva l’impegno dei consiglieri regionali
- Postato il 23 luglio 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Albenga. “Il PPI di Albenga deve restare aperto h24 tutto l’anno”. Partiamo dalla fine, ovvero dalla dichiarazione unanime che ha chiuso la seduta della Commissione Sanità, andata in scena nella serata di ieri (22 luglio) ad Albenga.
Parole condivise da tutti i presenti, che si tradurranno da una parte nella richiesta di convocazione di una Commissione Sanità Regionale per discutere del tema (impegno assunto dai consiglieri regionali di maggioranza e minoranza presenti) e dall’altra di una Conferenza dei Sindaci del distretto socio sanitario albenganese (incarico in capo al sindaco).
È questo, in sintesi, l’esito della Commissione convocata dal presidente Giorgio Cangiano e dal primo cittadino Riccardo Tomatis, alla presenza dei consiglieri comunali di maggioranza Raiko Radiuk e Franco Presbulgo e di minoranza Nicola Podio, Ginetta Perrone, Guido Lugani e Roberto Tomatis; dei consiglieri regionali di maggioranza Angelo Vaccarezza, Rocco Invernizzi e Sara Foscolo e di minoranza Jan Casella e Roberto Arboscello (da remoto). Presenti anche, in rappresentanza della Provincia di Savona, Matteo Mirone, Franca Giannotta e Diego Distilo (nella doppia veste Provincia e Comune).
Che qualcosa sia cambiato rispetto al recente passato è evidente, sia per quanto riguarda il futuro dell’ospedale Santa Maria, con tutti i presenti che hanno convenuto “sull’effettivo e positivo cambio di rotta regionale in relazione al potenziamento dell’ospedale di Albenga, che sta trovando effettiva concretezza“, che gli intenti, trovandosi tutti concordi “sull’importanza fondamentale che riveste il Punto di Primo Intervento del nosocomio ingauno non solo per il Comprensorio a cui fa riferimento, ma per l’intero sistema dell’emergenza provinciale e regionale“.
Sia chiaro, non sono mancate scaramucce e qualche frecciata, in particolare per quanto riguarda il tema delle ambulanze. Da una parte Cangiano e Tomatis, che hanno portato le parole delle pubbliche assistenze locali: testimonianze dirette che certificherebbero come “le ambulanze vengano inviate tutte al Pronto Soccorso di Santa Corona e nessuna al PPI di Albenga, sede dunque deputata alla quasi esclusiva auto presentazione, sguarnendo anche contestualmente il comprensorio ingauno dai mezzi di soccorso fermi a Pietra Ligure“.

“Attualmente, secondo il protocollo del 118 vigente, le ambulanze vengono tutte indirizzate a Pietra Ligure: è indispensabile che l’ASL 2 modifichi questa procedura, come peraltro anticipato durante l’incontro a Genova con il Presidente Bucci e l’assessore Nicoló, prevedendo che i codici bianchi e verdi vengano portati ad Albenga, questo anche per agevolare il Santa Corona oggi purtroppo in evidente difficoltà”, ha spiegato il sindaco Tomatis.
“Lo scopo della convocazione, condivisa con il sindaco, è proprio quello di garantire un’assistenza sanitaria efficace. L’ospedale Santa Maria di Misericordia è il più moderno della Liguria: deve essere messo nelle condizioni di operare al meglio”, ha confermato Cangiano.
Dall’altra, invece, i consiglieri regionali di maggioranza secondo cui, dati di Asl2 alla mano, “le ambulanze invece si presenterebbero, seppur con numeri molto bassi” (46 in totale da inizio anno ad oggi; 149 invece nel 2024), hanno spiegato Vaccarezza e Invernizzi.

Ha poi però prevalso l’intenzione comune di lasciare da parte le polemiche (il “nodo” ambulanze resta, ma sarà approfondito in successivi appuntamenti, ai quali saranno invitati anche i responsabili delle pubbliche assistenze), prendendo in esame un altro dato, quello degli accessi notturni dopo la riapertura h24: una media di 10 pazienti a notte.
“Si tratta di numeri importanti, – ha affermato il consigliere regionale Vaccarezza. – Possiamo ragionare sul fatto che bisogna provare ad ampliare la gamma di patologie che vengono curate nel PPI, ma questi dati dimostrano l’importanza che Albenga riveste nel sistema delle emergenze”.

Di qui, la volontà di richiedere all’unanimità alla Regione di riaprire il PPI di Albenga h24 tutto l’anno.
Nello specifico, il consigliere Casella ha palesato l’intenzione di presentare un’interrogazione ad hoc e di aver già presentato un odg (che si dovrebbe discutere nella seduta di consiglio regionale in programma domani, 23 luglio) con la richiesta di apertura h24. Il consigliere Arboscello, invece, ha assunto l’impegno di richiedere ufficialmente la convocazione della Commissione Sanità Regionale “per ragionare sul tema, anche alla presenza del Presidente Bucci”: uno scenario che ha incontrato anche il favore dei consiglieri Vaccarezza, Invernizzi e Foscolo.
Da capire se sarà possibile anche la partecipazione dei membri della Commissione Sanità ingauna, come da richiesta formulata dal consigliere comunale di minoranza Podio al termine della seduta.
In conclusione, il sindaco Tomatis ha assunto l’impegno di convocare a breve anche una Conferenza dei sindaci del distretto socio sanitario albenganese, per condividere l’esito della Commissione Sanità compattare ulteriormente il fronte degli amministratori locali: “Mi impegno a convocare una conferenza dei sindaci del distretto sociosanitario perché solo unendo le forze e parlando con una voce sola potremo davvero tutelare il diritto alla salute dei nostri cittadini e dei visitatori”, ha affermato il primo cittadino.
Di seguito, le parole dei presenti alla Commissione Sanità.
GLI INTERVENTI
Rocco Invernizzi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia: “Dire che il modello organizzativo del PPI dell’ospedale di Albenga non funziona è errato. Lo dicono i numeri che fotografano una situazione diametralmente opposta a quella evidenziata. Dal 10 luglio scorso il servizio è stato esteso a 24 ore su 24, sette giorni su sette, per rispondere in modo ancora più efficace alle esigenze del territorio, specialmente durante il periodo estivo che vede un notevole aumento della popolazione. Nelle prime dieci notti di attività h24, sono stati gestiti in media 10 pazienti a notte mentre i dati relativi al primo semestre del 2025 (gennaio-giugno), quando il PPI operava per 12 ore, sono stati registrati ben 6.647 accessi, con una media di circa 37 accessi giornalieri. È importante sottolineare che, sebbene il sistema di emergenza-urgenza regionale preveda l’invio delle ambulanze con pazienti che necessitano di cure ad alta complessità all’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, in base a rigorosi protocolli clinici, non esiste alcuna preclusione all’invio di ambulanze al PPI di Albenga per i casi appropriati”.
“Le decisioni, come ricordato dall’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò e dalla direzione dell’Asl 2 del Savonese, seguono protocolli clinici condivisi a livello regionale e nazionale per garantire la sicurezza dei pazienti». La stessa Asl e la Regione offrono dati che spiegano meglio l’attività del PPI di Albenga. I dati del 2025 (proiezione dal 15 luglio) mostrano che su un totale di 14.222 accessi al PPI, 14.112 sono stati in auto-presentazione e 110 in ambulanza. I trasferimenti, pari a 1.240, hanno riguardato esclusivamente pazienti giunti in auto-presentazione, per i quali si è reso necessario il ricovero in strutture più idonee alla loro patologia. Oltre al PPI, l’Ospedale di Albenga vanta un’ampia gamma di servizi e reparti in piena efficienza come l’aumento dei ricoveri e del valore economico; il potenziamento dell’attività chirurgica, quindi un’ampia offerta di degenze, servizi diagnostici e ambulatoriali all’avanguardia, la Casa di Comunità”.
“Vale la pena ricordare che sono in corso i lavori per la realizzazione dell’Ospedale di Comunità, un’ulteriore implementazione dell’offerta sanitaria territoriale. L’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga si conferma quindi come una struttura sanitaria moderna, efficiente e in continua evoluzione, in grado di fornire risposte concrete e di alta qualità ai bisogni di salute di un vasto bacino d’utenza. La polemica relativa al trasporto in ambulanza appare pertanto strumentale e non rappresentativa della realtà dei fatti, che vedono il presidio ingauno pienamente integrato e operativo all’interno della rete di emergenza-urgenza e dell’offerta sanitaria complessiva della ASL 2 Savonese”.
Jan Casella, consigliere regionale di Avs: “Questi 45 giorni di apertura notturna non possono essere considerati un test per valutare l’utilità del Punto di primo intervento ad Albenga, soprattutto alla luce del fatto che le ambulanze vengono indirizzate a Pietra Ligure. Domani presenterò un ordine del giorno in consiglio regionale per chiedere l’estensione dell’apertura notturna del Ppi 365 giorni all’anno e, subito dopo, depositeremo un’interrogazione per chiedere chiarimenti sulla decisione di mandare le ambulanze al Santa Corona in orario notturno.
Ci auguriamo che l’apertura notturna del Ppi sia prevista tutto l’anno e che le ambulanze possano essere ricevute all’ospedale di Albenga anche dalle 20 alle 8. Raggiunto questo obiettivo, è necessario che la Regione stabilisca la centralità dell’ospedale di Albenga nella strategia regionale. È una struttura moderna, ampliabile, baricentrica e deve essere sfruttata a pieno in tutte le sue potenzialità”.