Addio agli autovelox “fantasma” in Basilicata
- Postato il 17 agosto 2025
- Notizie
- Di Quotidiano del Sud
- 3 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Addio agli autovelox “fantasma” in Basilicata
Addio agli autovelox “fantasma”: In Basilicata sono in particolare quattro gli apparecchi sotto osservazione. Dal 18 ottobre rischio spegnimento senza censimento obbligatorio.
La stagione degli autovelox “fantasma” è finita. A ottobre in Italia scatterà una delle più importanti riforme mai introdotte per il controllo elettronico della velocità. Un cambiamento che coinvolgerà non solo le amministrazioni locali e le forze dell’ordine, ma anche milioni di automobilisti che, d’ora in avanti, potranno sapere con esattezza se un autovelox è legittimo o meno. La novità principale è chiara: nessun apparecchio potrà più essere utilizzato per elevare multe se non risulterà omologato, sottoposto a controlli tecnici e registrato in un elenco ufficiale. Questo significa che le sanzioni saranno valide solo se scattate da dispositivi pienamente conformi, mettendo fine a una stagione di contestazioni, cavilli legali e dispositivi installati in modo approssimativo. In Basilicata sono principalmente quattro gli autovelox sotto osservazione: quello del Raccordo Autostradale RA 05 Scalo Sicignano Potenza, della Strada statale 407 Basentana, della Strada statale 655 Bradanica e della Statale 106 Jonica.
DAL PRIMO OTTOBRE: OMBRE SOLO AI CONTROLLI
Negli ultimi anni, il tema degli autovelox è stato al centro di continue polemiche. Molti apparecchi sono stati posizionati lungo strade urbane ed extraurbane senza aggiornamenti tecnici regolari, con autorizzazioni vecchie o incomplete e senza un reale controllo sulla loro efficienza. In diversi casi, i tribunali hanno annullato sanzioni proprio per la mancanza di omologazione o di documenti di verifica. Questa incertezza ha alimentato un clima di sfiducia negli strumenti di rilevazione automatica della velocità, percepiti da alcuni come semplici strumenti per fare cassa piuttosto che mezzi per garantire la sicurezza. La nuova normativa vuole chiudere definitivamente questa fase. Dal primo ottobre prossimo, tutti gli autovelox dovranno essere inseriti in un registro nazionale gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ogni dispositivo sarà identificato con dati precisi: posizione esatta, modello, data di installazione, certificato di omologazione e attestati delle verifiche tecniche periodiche.
Solo chi è presente in questo elenco potrà continuare a funzionare e produrre multe valide. La differenza tra approvazione e omologazione sarà centrale. In passato bastava che un modello fosse approvato a livello ministeriale per poter essere utilizzato in tutta Italia. Da ottobre, invece, ogni singolo apparecchio dovrà essere omologato, cioè certificato per il corretto funzionamento secondo parametri tecnici rigorosi, con controlli periodici obbligatori. Non basterà quindi la conformità iniziale: dovrà esserci la prova che il dispositivo continua a funzionare con precisione anche dopo anni di utilizzo. Il processo di revisione comprenderà anche la taratura regolare, fondamentale per garantire che le misurazioni della velocità siano affidabili e inattaccabili in caso di ricorso. In assenza di questi requisiti, un autovelox non potrà emettere sanzioni e dovrà restare spento finché non verrà messo in regola.
AUTOVELOX BASILICATA: POSSIBILI CONSEGUENZE NEI PICCOLI COMUNI
Un aspetto interessante riguarda il periodo immediatamente successivo all’entrata in vigore delle nuove regole. Non tutti i Comuni saranno pronti a completare in tempo il censimento e l’omologazione. È quindi possibile che, per alcune settimane o mesi, in certe zone si verifichi una riduzione del numero di apparecchi attivi. Questo scenario potrebbe verificarsi soprattutto nei piccoli Comuni, che dispongono di meno risorse economiche e tecniche per aggiornare e certificare i propri autovelox. Si tratta di una situazione temporanea: l’obiettivo delle amministrazioni è riportare in funzione tutti i dispositivi il prima possibile, evitando vuoti nei controlli e garantendo la continuità nella sicurezza stradale. Quella di ottobre non sarà una semplice modifica tecnica, ma un vero cambio di paradigma. Per la prima volta, ogni autovelox sarà tracciato, certificato e controllato con regolarità.
Il Quotidiano del Sud.
Addio agli autovelox “fantasma” in Basilicata