Adescava ragazzine sui social per rapporti sessuali a pagamento, 27enne genovese accusato anche di stupro
- Postato il 23 dicembre 2025
- Copertina
- Di Genova24
- 2 Visualizzazioni

Genova. E’ accusato anche di stupro il 27enne genovese che si trova da aprile nel carcere di Pontedecimo, nella sezione sex offender, con ben due ordinanze di custodia cautelare per aver adescato sui social bambine e ragazzine fra il 12 e i 17 anni per avere con loro rapporti sessuali o comunque prestazioni sessuali in cambio di soldi o regali o con la scusa di fargli da tassista, andando a prenderle a scuola o dopo serate con i loro coetanei.
Oltre che di induzione alla prostituzione minorile, atti sessuali con minorenni, e pornografia minorile è accusato in tre casi di anche di violenza sessuale su minore.
La vicenda emerge nei suoi dettagli agghiaccianti dalle due ordinanze di custodia cautelare firmate dalla gip Carla Pastorini.
In uno dei tre casi l’uomo, che sui social – soprattutto Instagram e Tiktok – si presentava con il profilo Dome.Balboa, ma ne utilizzava anche altri quando le ragazzine decidevano di bloccarlo, avrebbe messo le mani al collo della sua vittima dicendole “Devi stare zitta oppure ti faccio stare zitta io”, costringendola così a subire violenza. In un altro avrebbe violentato una 17enne mentre piangeva.
Le vittime dell’orco sono almeno nove, ma ce ne potrebbero essere altre, visto che al momento della perquisizione a casa del 27enne uno dei due telefoni non è stato trovato. Su quel telefono, a detta delle vittime, c’erano altri video, girati dall’orco anche con giovani maschi, quindi quasi probabilmente altri minorenni, che a loro volta potrebbero essere stati adescati.
Il 27enne aveva misteriosamente “perso” il telefono subito dopo aver denunciato le minacce di morte ricevuto dal padre di una 12enne, l’ultima delle sue vittime. La madre aveva controllato i messaggi della figlia e, allarmata, aveva avvertito il marito. L’orco così – era il 1 gennaio di quest’anno – aveva chiamato il 112 per paura e aveva ammesso di aver frequentato la ragazzina. Da lì erano partite le indagini del commissariato di Sestri Ponente che hanno scoperchiato anni di abusi, almeno dal 2021 al momento dell’arresto su una decina di ragazzine, attratte dai regali (sigarette elettroniche, scarpe di marca e anche un orsacchiotto di peluche ) ma anche soldi, di cui l’uomo aveva ottima disponibilità nonostante non risulti alcuna attività lavorativa.
Ma, appunto la sparizione del telefono, ha consentito fino ad ora di individuare forse solo una parte delle vittime a cui gli investigatori sono arrivati anche grazie ai video contenuti nel pc dell’indagato e girati da alcune microcamere che aveva installato nella sua stanza da letto.
Dalle carte dell’inchiesta emergono altri dettagli inquietanti, come il fatto che in parecchi dei casi che costituiscono oggi i pesantissimi capi di imputazione nei suoi confronti, l’orco portasse a casa le ragazzine nella stessa abitazione dove vivevano i genitori, che spesso erano in casa, anche se in altre stanze. E proprio per questo la giudice ha disposto per lui il carcere e non i domiciliari. Per la gip la pericolosità del 27 enne è evidente in quanto è schiavo dei suoi istinti e continuamente alla ricerca di nuove prede per soddisfarsi. E i genitori “non si sono in alcun modo opposti alle frequentazioni e non hanno dimostrato alcuna volontà di intervenire”.
Secondo quanto emerso, le giovanissime vittime vivono in contesti familiari fragili: le ragazzine andavano poco a scuola, i genitori non le controllavano e quindi potevano uscire anche la sera fino a notte inoltrata. Il modus operandi era sempre lo stesso. Prima delle semplici chiacchierate, poi le proposte di incontro, infine i rapporti sessuali a pagamento: con una di loro sarebbe andata avanti per un anno dandole in totale mille euro. Avrebbe anche ricattato una delle vittime perché convincesse altre due minorenni a fare la stessa cosa altrimenti avrebbe diffuso il video: per questo episodio è accusato di estorsione.