Aeroporti in Calabria, crescono i passeggeri
- Postato il 30 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Aeroporti in Calabria, crescono i passeggeri
Aeroporti in Calabria, passeggeri in forte salita per Reggio Calabria e Crotone, cresce anche Lamezia ma continuano i disagi alla Sacal. Ugl proclama sciopero per il 6 settembre
In questi giorni le carenze di personale si fanno sentire di più, non perché siano aumentati i voli a Lamezia Terme, anzi sono diminuiti rispetto all’anno standard precovid 2019. Infatti, seppure si registra un aumento rispetto al 2024 (movimenti totali dei voli 3.165 pari all’8,7% – passeggeri 349.618 pari al 12%) comunque resta il dato emblematico del 2019 (anno pre pandemia preso d’esempio per fare i raffronti corretti) quando i movimenti passeggeri erano superiori al dato odierno: luglio 2025 con 349.618 passeggeri contro quello di luglio 2019 con 356.572.
Non solo il 2019 è anche significativo sotto un altro aspetto, quello finanziario. La domanda è perché senza finanziamenti per il settore aereo a luglio 2019 i passeggeri erano superiori a quelli di luglio 2025? Ovvero, con un maggiore investimento di risorse Lamezia dovrebbe volare di più rispetto al 2019 e non indietreggiare. Come mai? È indubbio, però, che gli scali di Crotone e Reggio Calabria hanno visto raddoppiare i passeggeri, sia sul 2019 che sul 2024.
Ciò a dimostrazione del considerevole impegno finanziario sostenuto dalla Regione Calabria. Infatti, a luglio 2025 Crotone porta 36.183 passeggeri contro il dato del 2019 di 20.625; mentre Reggio Calabria quasi triplica perché porta 94.103 passeggeri per il 2025 contro i 39.099 del 2019. La Regione ha lanciato una sfida quella di far superare Reggio Calabria (ma anche Crotone?) il milione di passeggeri, che è la misura standard, secondo uno studio parlamentare, superata la quale lo scalo può considerarsi produttivo. Al momento Reggio ha totalizzato 571.018 passeggeri e Crotone 194.943.
AEROPORTI IN CALABRIA, CRESCONO I PASSEGGERI MA RESTANO DEI DISAGI IN SACAL
A questi dati si accompagnano i disagi. Sacal ha vissuto lo scorso giovedì allo scalo di Lamezia Terme, che ormai si attesta mediamente con 200 assistenze al di per i passeggeri a ridotta mobilità (PRM), una serie di problemi. Il giovedì è particolare. Si registrano situazioni di stress con orari prolungati e il venire meno dei riposi compensativi e quindi sono inevitabili problemi di stress per il personale, che tuttavia si sta impegnando al massimo. Si calcola che in media giornaliera un addetto PRM faccia oltre 10 km al giorno, la stessa distanza che si percorre una volta l’anno nella panoramica di primavera.
Intanto, la dirigenza Sacal ha rinnovato il contratto con i volontari della Croce Rossa di Lamezia Terme prevedendo una maggiore dotazione di 10 unità, ai quali oltre al compenso individuale Sacal sosterrà anche i corsi di formazione. «Il rinnovo della convenzione con i volontari della Croce Rossa dimostra la carenza di personale, non solo – afferma uno dei lavoratori – se c’è una proroga vuol dire che la chiamata della Croce Rossa non è stata un fatto imprevisto, ma dimostra la volontà di non assumere i precari in graduatoria per risparmiare sul personale, giacché i volontari della Croce Rossa sono pagati con una paga più bassa».
Intanto l’Ugl TA ha proclamato lo sciopero per il 6 settembre chiedendo il rispetto del Contratto nazionale. Eppure, Sacal spa fa parte dell’Assohandlers, che ai suoi associati chiede l’impegno «a svolgere l’attività con integrità e professionalità al fine di garantire i più elevati standard di comportamento… nel rigoroso rispetto di leggi e della normativa giuslavoristica, tenuto conto che la protezione sociale, il mantenimento dei livelli occupazionali e la sicurezza sul posto di lavoro costituiscono valori imprescindibili da tutelare da parte dell’associazione e di tutti gli associati».
Il Quotidiano del Sud.
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