Affidopoli lucana, “Bardi chiarisca con i pm”
- Postato il 17 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Affidopoli lucana, “Bardi chiarisca con i pm”
L’opposizione in Consiglio regionale deposita un’interrogazione al governatore Bardi sul caso Affidopoli lucana: “Chiarisca con i pm”
POTENZA – Sull’Affidopoli lucana «è doveroso che la giunta regionale fornisca subito chiarimenti, disponga accertamenti interni e, se necessario, coinvolga l’Autorità nazionale anticorruzione e la magistratura».
A dichiararlo, ieri, sono stati i consiglieri regionali di centrosinistra al gran completo, tornando sul caso sollevato nei giorni scorsi da l’Altravoce-Quotidiano della Basilicata. Con i lavori edili nelle scuole del Comune di Potenza affidati a ditte, di comunicazione, di amici e amici degli amici del sindaco, e le commesse di Arpab, Acquedotto lucano, Regione Basilicata e Parco nazionale dell’Appennino lucano a fantomatiche organizzazioni non profit guidate da una misteriosa argentina, un turco e austriaco. Inclusa un’associazione già segnalata per furto d’identità da alcuni dei presunti soci fondatori indicati nell’atto costitutivo.
AFFIDOPOLI LUCANA: L’OPPOSIZIONE CHIEDE CHIAREZZA A BARDI. PREOCCIPA LA SICUREZZA DEI DATI ARPAB
Alessia Araneo (M5s), Antonio Bochicchio (Psi), Angelo Chiorazzo (Bacc), Roberto Cifarelli (Pd), Piero Lacorazza (Pd), Giovanni Vizziello (Bacc) e Viviana Verri (M5s) hanno annunciato un’interrogazione urgente rivolta al presidente della giunta regionale, Vito Bardi, e all’«assessore competente».
«Non siamo di fronte a semplici irregolarità amministrative, ma a notizie di stampa che descrivono la possibile esistenza di società fittizie, firme falsificate e furti d’identità legati ad affidamenti pubblici regionali». Hanno sottolineato. «Se confermate, sarebbero circostanze di estrema gravità, potenzialmente configurabili come reati».
«La vicenda, emersa dalle inchieste giornalistiche de L’Altravoce – Quotidiano della Basilicata, riguarda in particolare l’Arpab, agenzia regionale che gestisce funzioni strategiche per la tutela ambientale e la sicurezza dei cittadini». Così ancora gli esponenti dell’opposizione in Consiglio regionale, evidenziando l’importanza di assicurare la sicurezza informatica di un ente in prima linea nei controlli sulle attività più impattanti condotte in regione. A partire dai programmi estrattivi di petrolio e gas portati avanti in Val d’Agri e valle del Sauro da compagnie come Eni, Shell, Total e Mitsui.
«I cittadini lucani hanno diritto alla massima trasparenza». Insistono Araneo, Bochicchio, Chiorazzo, Cifarelli, Lacorazza, Vizziello e Verri. «Le richieste di chiarimento già avanzate pubblicamente non hanno ricevuto risposta».
«Il silenzio, di fronte a notizie così gravi – concludono -, non è un’opzione».
Il Quotidiano del Sud.
Affidopoli lucana, “Bardi chiarisca con i pm”