Albenga, Podio: “Il sindaco ha dormito. Ex Anfi ancora vuoto, così la Prefettura valuta di riattivare il centro migranti”

  • Postato il 17 luglio 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 4 Visualizzazioni
Nicola Podio Comune Albenga

Albenga. “Possibile arrivo di migranti all’ex Anfi? Per ora è solo un’ipotesi, ma se dovesse succedere dobbiamo ringraziare l’amministrazione comunale di Albenga, che in due anni ha dormito, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale”. Lo dichiara il consigliere albenganese Nicola Podio.

Spiega il consigliere ingauno: “Il motivo è molto semplice: in tutto questo tempo il sindaco non ha pensato di destinare quella struttura ad altro uso. Così oggi la Prefettura, che, ricordiamolo, fa solo il suo lavoro, può legittimamente interessarsi e, a seconda delle necessità, proporre di usarla di nuovo come centro di accoglienza. È tutto qui il discorso. Se il sindaco e la sua giunta avessero fatto quello che andava fatto, oggi potrebbero rispondere che l’ex Anfi è occupata, perché nel frattempo viene utilizzata per altre attività. E invece no. Non hanno fatto niente. E ora magari si lamentano pure”.

“Due anni fa questa maggioranza era disponibile ad accogliere i migranti. Oggi no – aggiunge Podio -.  Cosa è cambiato? Queste persone valgono meno di quelle di allora? Noi siamo sempre stati contrari a questa ipotesi. La Prefettura ora farà giustamente i suoi sopralluoghi, mentre l’amministrazione mette le mani avanti convocando una commissione. Ora. Ma arrivano sempre dopo, in ritardo, quando ormai le scelte le stanno già facendo altri. Bastava programmare, bastava rispettare il programma elettorale, bastava avere un minimo di visione. E invece l’inerzia ci ha riportati esattamente al punto di partenza di due anni fa. E non prendiamoci in giro: se oggi la Prefettura pensa ad Albenga è solo perché trova porte aperte. È la prova che l’amministrazione ha lasciato tutto com’era, senza uno straccio di progetto. Le promesse elettorali, senza atti concreti, non servono a niente”.

“La storia rischia di ripetersi, come in via Trieste, dove i migranti sono ospitati da tempo nella struttura della Diocesi, che a suo tempo ha semplicemente tolto dall’imbarazzo il Comune. Ora però la Prefettura torna legittimamente a bussare, anche perché l’amministrazione di Albenga è rimasta ferma. Il problema non è Roma. Il problema non è la Prefettura. Il problema è qui, è il sindaco. E le conseguenze le pagano i cittadini di Albenga”, conclude.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti