Allarme a Sestri Levante: il Musel è senza direttore, rischio chiusura per Palazzo Fascie

  • Postato il 30 settembre 2025
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Sestri Levante. Il futuro del MUSEL (Museo Archeologico e della Città di Sestri Levante) sarebbe appeso a un filo. Dal 31 agosto scorso, l’istituzione che ha sede a Palazzo Fascie è priva del Conservatore, una figura la cui presenza non è opzionale ma è prevista dal Codice dei Beni Culturali e risulta essere un requisito essenziale per la regolare apertura del museo. L’allarme, lanciato dal gruppo consiliare “Progresso per Sestri” in seguito al Consiglio Comunale di ieri, accende i riflettori sulla gestione dell’ente da parte dell’Amministrazione Solinas, accusata di non considerare la cultura una risorsa strategica.

Secondo le denunce, il concorso bandito nei mesi scorsi da Mediaterraneo Servizi per coprire il ruolo di Conservatore presentava già “numerose anomalie”, tanto da aver sollevato le perplessità della Confederazione Italiana Archeologi con una lettera inviata al Comune. Di fronte alle interrogazioni in Consiglio, l’opposizione critica duramente le risposte ricevute. L’Amministratore di Mediaterraneo avrebbe liquidato la questione con un “vago riferimento a un contatto con la Soprintendenza”, mentre le dichiarazioni dell’Assessore alla Cultura sarebbero state giudicate “scarne e inadeguate” rispetto alla gravità del problema.

Il problema non sarebbe solo tecnico, ma investe la visione stessa della cultura da parte della amministrazione civica. Le accuse più pesanti arrivano dalle parole pronunciate in aula dal consigliere Smeraldi, leader della maggioranza, durante la discussione sul Bilancio Consolidato. Smeraldi avrebbe affermato che Sestri Levante non ha bisogno di un Museo Archeologico, liquidandolo con la frase testuale: “Un Museo che contiene tre piccozze”.

Il gruppo “Progresso per Sestri” bolla tale giudizio come “liquidatorio e offensivo” verso un’istituzione che, grazie al lavoro svolto negli anni precedenti, ha saputo crescere, rinnovarsi e stabilire forti legami con scuole, associazioni e realtà culturali del territorio. “Chi oggi nega il valore del MUSEL dimentica (o forse ignora) che esso è stato un punto di riferimento, un laboratorio di idee, uno scrigno prezioso della nostra identità,” conclude il comunicato. Il gruppo annuncia che la “battaglia per la difesa del MUSEL” non si fermerà e continuerà a pretendere che il patrimonio culturale di Sestri Levante venga “rispettato, tutelato e valorizzato come merita.”

Autore
Genova24

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