Ambulanze a Pietra e non ad Albenga, la Croce Bianca chiarisce: “Scelta non dipende da noi. Ecco come funziona il sistema”

  • Postato il 22 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Albenga. “Sull’invio o meno delle ambulanze al PPI di Albenga e, soprattutto, in relazione a molti commenti emersi in seguito, la nostra Associazione ritiene utile fare chiarezza, nel modo più semplice possibile, su come funziona la gestione di un servizio di emergenza”.

Parola della Croce Bianca di Albenga che, attraverso un post su Facebook, ha voluto prendere posizione in merito alla recente polemica sulla riattivazione del servizio h24 al Punto di Primo Intervento di Albenga, ma “con le ambulanze che vengono comunque dirottate al pronto soccorso del Santa Corona”. 

A sollevare il problema è stato il consigliere comunale Giorgio Cangiano che, a fronte delle parole del presidente di Regione Bucci e dell’assessore alla Sanità Nicolò secondo cui “l’apertura temporanea h24 del PPI in estate potrebbe essere estesa tutto l’anno, ma solo se i numeri degli accessi di questi mesi confermeranno tale esigenza”, ha parlato di “esperimento destinato a fallire”. 

In attesa della Commissione Sanità, convocata dallo stesso Cangiano per la serata odierna (22 luglio), la Croce Bianca, senza entrare nella polemica, ha però voluto fare chiarezza sul funzionamento del sistema.

“Quando una persona si trova in una situazione di emergenza sanitaria, chiama il 112, che la identifica e la localizza e poi passa la chiamata alla centrale 118, – hanno spiegato dalla pubblica assistenza. – Questa, in base all’intervista che fa alla persona, assegna un codice di gravità all’intervento e allerta l’ambulanza disponibile più vicina in quel momento”.

“La Croce o direttamente l’ambulanza ricevono la chiamata e devono attenersi al codice di gravità indicato dal 118 (ad esempio: se è verde, l’autista non può usare le sirene ed è obbligato a rispettare il codice della strada). Facendo il tragitto più breve, che verrà verificato in sede di rimborso, l’ambulanza si recherà all’indirizzo”

“Arrivato sul posto, l’equipaggio prende i parametri del paziente e raccoglie tutte le informazioni utili e li comunica alla Centrale. Il 118, a quel punto, conferma o cambia il codice di gravità, riducendolo o aggravandolo, e indica in quale ospedale portare il paziente. Anche in questo caso l’equipaggio deve seguire le indicazioni ricevute e per la via più breve dirigersi dove gli è stato detto”.

Quindi, al di là della questione specifica sul PPI, né la Croce Bianca, né tantomeno il singolo equipaggio, hanno la facoltà di decidere come gestire gli interventi di emergenza e dove destinare i pazienti. Con questo, siamo felici di avere l’occasione di ampliare la conoscenza della popolazione su come funziona la gestione delle emergenze e ribadire che la Croce Bianca nasce ed esiste da 113 anni per servire le persone, operando all’interno del sistema sanitario, e non ci sono altre dinamiche o valutazioni che influenzino la nostra attività”, hanno concluso dalla Bianca ingauna.

Autore
Il Vostro Giornale

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