Approvato l’emendamento salva-porti, M5s: “Norma ad personam per gli interessi di Spinelli”
- Postato il 8 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. È stato approvato in commissione il cosiddetto emendamento salva-porti al decreto Infrastrutture, varato a partire dal caso della concessione a Spinelli del Genoa Port Terminal, appeso a una serie di ricorsi. Come previsto, le opposizioni hanno votato contro. La norma, precisa il testo riformulato, non si applica ai “casi pendenti alla data di entrata in vigore”.
Una norma che resta ad personam, secondo il Movimento 5 Stelle. “Nonostante le dichiarazioni rassicuranti del viceministro Rixi che difende l’emendamento riformulato dichiarandolo di somma urgenza generale e indispensabile nella gestione dei porti italiani, la sostanza non cambia: la norma in questione è stata cucita su misura per tutelare gli interessi di una caso specifico – attacca il deputato Roberto Traversi -. Cercano di difendere l’indifendibile mettendoci una pezza: il nuovo testo aggiunge alla fine una frase che solo apparentemente sembra non riguardare la questione giudiziaria di Spinelli. In realtà gli effetti di questo provvedimento si avranno dopo il 30 di settembre del 2025, quando la proroga alla concessione temporanea di tre mesi concessa da Adsp alla società Gpt (per il 51% di Spinelli) scadrà e allora la norma appena modificata potrà essere applicata anche a questo caso specifico”.
L’emendamento stabilisce che la funzione caratterizzante dei singoli terminal, d’ora in poi, si debba intendere riferita agli ambiti complessivi disegnati dal piano regolatore portuale e non a quella indicata dalla singola concessione. La concessione al Gruppo Spinelli era stata annullata dal Consiglio di Stato su ricorso di Sech-Psa proprio perché il terminal movimenta container anziché merci varie, come prevede il piano regolatore.
“Siamo profondamente delusi da questo modo di agire. È dall’inizio di questa legislatura che si parla della necessità di fare una riforma dei porti, e a chiederlo non siamo solo noi M5s, ma anche operatori e lavoratori del settore, stakeholder e imprenditori. Siamo purtroppo ancora al nulla di fatto, a parte le vane promesse e i provvedimenti fatti su misura per tutelare i soliti amici”, conclude Traversi.
“Sarà un emendamento generalista – aveva spiegato Rixi pochi giorni fa – per fare in modo che non ci sia una situazione non gestibile nei prossimi mesi a seguito dell’applicazione di una sentenza. Non si applica al caso Spinelli, perché non si applica a sentenze in giudicato. Serve per dare certezza agli investimenti. Ci sarà scritto, per dipanare qualsiasi dubbio, che è in attesa di una riforma generale e non si applica a sentenze in giudicato. Le campagne elettorali sono finite. Chi ha avuto responsabilità di governo dovrebbe saper distinguere tra la propaganda e il dovere di costruire soluzioni concrete per l’interesse nazionale”.