Architetture che ispirano, questi campus universitari sono i più belli al mondo

  • Postato il 23 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Per ottenere una buona formazione servono ottimi insegnanti e un ambiente che ispiri, facilitando l’incontro tra saperi. Prix Versailles ha stilato la lista dei campus più belli al mondo, segnalando quelli che spiccano per progetti architettonici e design fondendo innovazione e memoria, sostenibilità e bellezza. Le sei strutture selezionate in tutto il mondo partecipano attivamente alla formazione culturale e sociale delle future generazioni. Ecco quali sono i più belli.

James Cook University a Townsville

Il nuovo Engineering and Innovation Place della James Cook University è un manifesto di efficienza e leggerezza: 10.000 m² al posto dei consueti 20.000, ma con spazi flessibili e intensamente utilizzabili. Progettato da Kirk Studio, si sviluppa sotto un grande tetto-parasole che ripara, connette e invita alla trasparenza. La struttura, aperta e resistente alle tempeste tropicali, è un perfetto esempio di architettura climatica intelligente. Less is more viene preso alla lettera, con sostenibilità e connessione umana in prima linea.

Shanghai Jiao Tong University

Una sinfonia di luce, materiali e simboli antichi: la nuova hall della School of Design dell’università Jiao Tong di Shanghai, progettata da Studio Ruan Xing, incanta a partire dal suo atrio che mixa architettura, design e paesaggio. Sostenuta da una straordinaria struttura lignea ispirata ai ponti arcobaleno della dinastia Song, la navata centrale fonde estetica e funzione in un perfetto equilibrio. Con i suoi nuovi rivestimenti in terracotta e un tetto in vetro che filtra la luce come in una cattedrale contemporanea, il campus si propone come spazio ispiratore per menti creative.

Niels Bohr Bygningen nella University of Copenaghen

Niels Bohr credeva nel potere della collaborazione tra discipline. L’edificio a lui intitolato segue lo stesso spirito: due volumi collegati da una passerella aerea che annulla i confini tra ricerca, didattica e comunità. Il cuore del progetto universitario a Copenaghen, firmato da Vilhelm Lauritzen Architects e CCO Architects, è l’atmosferica Troposfera, un atrio a forma di infinito attorno al quale si dispongono nove torri, ciascuna con materiali e colori distintivi. La doppia facciata ottimizza luce e ventilazione, mentre il design fluido trasforma l’edificio in uno spazio vivo, dinamico e fertile di idee.

University of Copenhagen Niels Bohr Bygningen
Adam Mork
Tra i campus più belli al mondo anche la University of Copenhagen

LCI Barcelona Poblenou

Il campus LCI di Barcellona progettato da Circular Studio si articola come una verticale creativa: due grandi hall flessibili attorno a cui ruotano funzioni, percorsi e relazioni. I corridoi perimetrali non sono solo vie di passaggio ma gallerie espositive, laboratori spontanei, luoghi di incontro. La pelle architettonica alterna pieni e vuoti, dissolvendo la distinzione tra interno ed esterno. L’alluminio riciclato, la geometria solare e la terrazza con vista sul Mediterraneo rendono il campus un esempio brillante di architettura climatica e urbana.

Gradel Quadrangles della University of Oxford

Oxford ha inventato il concetto di quadrangolo universitario, e oggi lo reinterpreta con grazia. I Gradel Quadrangles, firmati da David Kohn Architects, rinnovano lo spirito collegiale in chiave contemporanea: linee curve, proporzioni armoniche, spazi accoglienti. L’intervento include camere per studenti, spazi di studio, una sala da concerto e perfino una torre alta 21,5 metri. L’uso sapiente dei materiali e la distribuzione dello spazio dialogano con l’antica struttura del New College, offrendo un modello fresco e sofisticato per la vita accademica del XXI secolo.

Herta Mohr nella Leiden University

Nel cuore dei Paesi Bassi, il nuovo edificio Herta Mohr è un tributo all’architettura strutturalista degli anni ’70, rivisitata con spirito circolare. De Zwarte Hond ha guidato un progetto che conserva l’anima del complesso originario Cluster Zuid, demolendone solo una parte per creare un atrio luminoso e una nuova entrata principale. Gli interni celebrano il riuso intelligente: doghe in legno trasformate in pannelli decorativi, mattoni e pietre recuperati e riassemblati. Un campus che unisce memoria e avanguardia, sostenibilità e socialità, trasformando spazi obsoleti in ecosistemi educativi pronti per il futuro.

Autore
SiViaggia.it

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