Art Basel 2025: tutte le grandi mostre da vedere a Basilea

Dal 19 al 22 giugno torna l’evento più atteso dell’anno dai collezioni e la città è già in fermento con le mostre che iniziano a inaugurare. Per semplificarvi la ricerca abbiamo preparato una guida con le grandi mostre da non perdere a Basilea durante (e non solo) i giorni di Art Basel 2025. Il programma è variegato e pieno di proposte anche piuttosto insolite. Se Medardo Rosso (in mostra al Kunstmuseum) è un nome ben noto, non sono in molti a conoscere tutte le pratiche che i popoli di ieri e di oggi si sono inventati per aiutare a ricordarsi le cose importanti. E poi non mancano i giovani artisti, che colgono l’opportunità per far conoscere il loro talento al pubblico di galleristi e collezionisti che affolla la cittadina svizzera questa settimana. 

Emma Sedini e Alberto Villa 

Medardo Rosso – Kunstmuseum

Al Kunstmuseum di Basilea, l’estate è dedicata ad uno dei più rilevanti scultori del Novecento italiano (e non solo): Medardo Rosso (Torino, 1958 – Milano, 1928) torna in Svizzera vent’anni dopo la sua prima e unica retrospettiva nel Paese. Come suggerisce il titolo, Medardo Rosso è uno di quegli artisti a cui si attribuisce l’invenzione della scultura moderna e la mostra di Basilea è l’occasione per ammirare i suoi lavori al fianco di quellidi artisti italiani e internazionali, che Rosso ha avuto modo di conoscere nel corso della sua carriera. Tra i vari nomi spiccano quelli di Alberto Giacometti, Marcel Duchamp, Francis Bacon e Louise Bourgeois.

Basilea // Fino al 10 agosto
Medardo Rosso: Inventing Modern Sculpture
KUNSTMUSEUM BASEL
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Suzanne Lacy – Tinguely Museum

Con la sua video-installazione De tu puño y letra (By Your OwnHand) (2014–15/2019), l’artista americana Suzanne Lacy (Wasco, 1945) indaga il tema spinoso della violenza di genere, ribaltandone la narrazione: nel video, girato in un’arena da corride di Quito (Ecuador), diversi uomini leggono a turno brani di lettere che raccontano episodi di abusi domestici e violenze sulle donne. La discrepanza tra la voce maschile e l’esperienza femminile è inserita in un ambiente (quello dell’arena) di stampo tipicamente maschile, machista e violento, e ne risulta enfatizzata. Al Tinguely Museum, l’opera è giustapposta a un video di Jean Tinguely(Mengele-Dance of Death, 1986), un racconto della violenza e della morte da una prospettiva storica e personale insieme.

Basilea // Fino al 7 settembre 
Suzanne Lacy: By Your Own Hand
TINGUELY MUSEUM
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Suzanne Lacy. By Your Own Hand
Suzanne Lacy. By Your Own Hand

Le mostre della Fondation Beyeler

Provocatore e pioniere dell’incontro tra nuove tecnologie e arte contemporanea, Jordan Wolfson (New York, 1980), è uno dei protagonisti dell’estate della Fondation Beyeler. Se a Venezia è in mostra da AMA, il nuovo spazio della collezione di Laurent Ascher, con la sua celebre Female Figure, a Basilea porta una nuova opera: si tratta dell’installazione in VR Little Room, in cui i visitatori (a coppie) potranno vedersi l’uno attraverso il corpo dell’altro. Un’operazione disturbante, che sfida i concetti di identità, coscienza e relazione. La grande mostra di punta è però una personale della pittrice e scultrice lettone Vija Celmins (Riga, 1938), capace di irretire lo sguardo dello spettatore in ritratti del mondo che spaziano dal macroscopico al microscopico, dall’oceano alle ragnatele.

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Riehen // Fino al 3 agosto
Jordan Wolfson. Little Room

Riehen // Fino al 21 settembre
Vija Celmins

FONDATION BEYELER
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Le mostre della Kunsthalle Basel

Dai muri esterni alle sale interne, sono tre le mostre che la Kunsthalle di Basilea propone per l’estate 2025. Si comincia con la mostra dell’artista francese Marie Matusz (Tolosa, 1994), che reinterpreta il dispositivo della vetrina costruendo una serie di 30 oggetti scultorei quadrati in vetro nero, che oscura ciò che contengono. Entrando si incontrano le installazioni complesse e multimediali della libanese Dala Nasser (Tyre, 1990), che si definisce un’artista “material based”: nelle sue grandi composizioni, che uniscono principalmente legno, pigmenti e tessuto, il materiale non è soltanto un supporto, ma anche un testimone storico. Per la mostra alla Kunsthalle, Nasser ha scelto di ricostruire la chiesa bizantina di Kabr Hiram a Qana, Libano. Infine, è la volta di Ser Serpas (Los Angeles, 1995) artista dalla pratica variegata – passa dalla pittura alla scultura, fino alla performance – la cui mostra si focalizza soprattutto sulla sua esperienza con il Margo Korableva Performance Theater di Tbilisi. Tra appropriazione e risignificazione di elementi esistenti, Serpas riesce a creare una sinergia tra la performance e le sue sculture.

Basilea // Fino al 17 agosto
Marie Matusz. Canons and Continents

Basilea // Fino al 10 agosto
Xìloma. MCCCLXXXVI

Basilea // Fino al 21 novembre
Of my life

KUNSTHALLE BASEL
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Steve McQueen – Schaulager

Suono e colore. Non serve altro a Steve McQueen (Londra, 1969) per allestire, allo Schaulager della Fondazione Laurenz, una grande e potente opera immersiva: Bass, definita “la più astratta delle opere di McQueen” utilizza la luce colorata (in uno spettro che va dal rosso all’ultravioletto, attraversando tutta la gamma cromatica) e una colonna sonora appositamente creata da McQueen insieme con un gruppo di artisti della diaspora africana, tema sempre presente nelle opere dell’artista e regista britannico.

Münchenstein // Fino al 16 novembre
Steve McQueen. Bass
SCHAULAGER
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Le mostre del Vitra Design Museum

Anche nota come la Società Unita dei Credenti nella Seconda Apparizione del CristoThe Shakers era una setta religiosa americana che si distingueva per una vita semplice e comunitaria, un forte senso di uguaglianza sociale e dedizione al lavoro. Tali gruppi, collocati temporalmente nell’Ottocento, erano diffusi tra New York e New England. Due secoli dopo, i The Shakers diventano protagonisti di un’interessante progetto del Vitra Design Museum, che si interroga su quali siano le influenze della loro tradizione, visibili sia nell’arredamento sia nell’architettura. Una ricca serie di elementi di design, beni di consumo e strumenti originali si uniscono a opere contemporanee, rivelando il complesso materiale, sociale e spirituale che ha portato alla formazione del cosiddetto Shaker Style. 
Al Vitra Schaudepot c’è una seconda proposta da non perdere, che riflette sul rapporto tra design e fantascienza e loro influenze reciproche. Manufatti tratti da celebri libri e film si aggiungono a oltre 100 pezzi della collezione permanente, intessendo una narrazione dai toni futuristici che guarda avanti fino al Metaverso. 

Basilea // Fino al 28 settembre
The Shakers: A World in the Making

Basilea // Fino al 10 maggio 2026
Science Fiction Design: From Space Age to Metaverse

VITRA DESIGN MUSEUM
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Le mostre del Museum der Kulturen

Doppia proposta espositiva anche al Museum der Kulturen, con un focus sulla creatività umana e uno sulla memoria. Si parte con Creators: un’esplorazione sulle competenze e le biografie di coloro che sono alle spalle di molti dei manufatti in collezione del museo. Con testi, video e fotografie, la mostra racconta al pubblico le storie degli artisti e dei collettivi che hanno realizzato gli oggetti più disparati, che vanno da cose molto semplici a elementi centrali di pratiche rituali antiche. 
Dall’altro lato si parla di ricordi. Ricordi personalissimi, che le persone tramandano e salvaguardano con cura per anni… per secoli. Il Museo porta l’attenzione su oggetti – da certificati di battesimo, a souvenir esotici – che racchiudono storie ed emozioni importantissime per coloro che li hanno raccolti e mantenuti nel tempo. Un tema particolare è poi quelli dei memory aids: pratiche e manufatti che rivestono la specifica funzione di “aiutare la memoria” a recuperare pezzi importanti di informazioni e conoscenza. In giro per il mondo, le pratiche sono variegate e molto curiose. La mostra ne esplora una vasta serie, terminando poi la narrazione con una sfumatura ancora diversa dell’argomento. La memoria dei defunti. 

Basilea // Fino al 25 gennaio 2026
Creators. People and their works

Basilea // Fino al 7 luglio
Memory. Moments of remembering and forgetting

MUSEUM DER KULTUREN
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Whispers from tides and forests, Kunsthaus Baselland
Whispers from tides and forests, Kunsthaus Baselland

Whispers from tides and forests – Kunsthaus Baselland

Una mostra dai toni quieti e riposanti, quella proposta dal Kunsthaus Baselland. Davanti ai cambiamenti climatici foreste, fiumi e paesaggi interi sono minacciati di scomparire per sempre. Questo porta alla necessità di nuove narrazioni diverse da quelle sentite finora. Gli artisti coinvolti in questo progetto offrono uno scorcio sulle nuove dinamiche del rapporto tra uomo e natura, fondato sulla resilienza e sulla coesistenza. Ripercorrono il mondo dall’Europa al Sudamerica, mostrando sì tematiche di rischi e perdite, ma anche alberi, dolci foreste e distese erbose. Fino alle colonie di funghi curiosi che abitano il suolo. 

Basilea // Fino al 17 agosto 
Whispers from tides and forests

KUNSTHAUS BASELLAND
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The Swiss Art Awards

… E dopo il giro in fiera non dimenticatevi di fare un salto allo spazio dedicato ai The Swiss Art Awards 2025. Questa competizione vanta il titolo di essere il premio artistico più antico del mondo moderno. Organizzata annualmente fin dal 1899 dal Federal Office for Culture svizzero, fornisce uno scorcio sulla scena artistica e architettonica contemporanea del Paese. Un appuntamento unico e attesissimo per esperti e amanti del settore, che quest’anno possono vedere da vicino tutti artisti selezionati per il secondo turno di questa prestigiosa competizione. 

Basilea // Fino al 22 giugno
The Swiss Art Awards 2025

MESSE BASEL HALL 1.1

L’articolo "Art Basel 2025: tutte le grandi mostre da vedere a Basilea" è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

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