Auto con 145 chili di cocaina: portuale genovese condannato a 6 anni di carcere

  • Postato il 22 dicembre 2025
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spinelli terminal container

Genova. La giudice per l’udienza preliminare Alice Serra ha condannato a sei anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti Maurizio Sciotto, il portuale all’epoca dipendente del terminal Spinelli arrestato ad aprile in quanto complice di Federico Pinna e Cosimo Spampinato, arrestati nel 2024 mentre tentavano in auto di far uscire dal porto di Genova 145 chili di cocaina. Il procuratore aggiunto Federico Manotti aveva chiesto 8 anni. Il processo si è svolto con il rito abbreviato.

Pinna e Spampinato, condannati in primo grado a 13 anni di reclusione e 8 in appello, erano stati scoperti dopo un inseguimento, con tanto di speronamento alla pattuglia dei carabinieri, perché non si erano fermati all’alt. Avevano almeno un complice, poi identificato in Sciotto che prima li aveva accompagnati in un sopralluogo per mostrare il varco d’uscita, poi aveva prestato loro un badge.

Il 35enne, difeso dall’avvocato Alessandro Sola, era stato arrestato ad aprile di quest’anno e dopo tre mesi di carcere si trova oggi ai domiciliari.

Il carico, secondo quanto ricostruito dagli investigatori coordinati dai pm della Dda, era stato nascosto dentro un container con tonno in scatola sott’olio, trasportato a bordo della nave “Kristina”, partita dal porto di Guayaquil (Ecuador) e arrivata nel terminal Spinelli. La cocaina, dalla quale si sarebbero potute ricavare 654.827 dosi, era suddivisa in 130 panetti dentro quattro sacchi. I due avevano esfiltrato i borsoni e li avevano messi dentro una macchina sulla quale avevano incollato, per passare inosservati, le scritte del servizio “Prevenzione incendi Santa Barbara”. Sciotto da quell’operazione avrebbe dovuto ricavare 100mila euro.

Al momento dell’arresto dei complici, come era emerso dalle intercettazioni, Sciotto era dentro il terminal, ma dalla parte opposta. Aveva visto i lampeggianti, aveva buttato il telefono ‘dedicato’ ed era preoccupato che gli arrestati facessero il suo nome. I carabinieri erano risaliti a lui grazie alle intercettazioni e alle ulteriori indagini tecniche che ne avevano portato al suo arresto.

Sciotto è un amico d’infanzia di Pinna, che era stato già arrestato nel 2014 sempre nell’ambito di un’operazione antidroga. In quel caso, avevano scoperto i finanzieri coordinati dai pm antimafia Manotti e Federico Panichi, 150 chili di coca in arrivo dal Perù nascosti in mezzo a vasetti di asparagi. Secondo gli inquirenti, la droga era destinata alla cosca calabrese degli Alvaro. Per quella vicenda Pinna era stato condannato a sei anni di carcere.

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Genova24

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