Auto nuove troppo costose, mercato in crisi: la soluzione degli automobilisti italiani
- Postato il 20 agosto 2025
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- Di Virgilio.it
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Se oggi vuoi comprare un’auto nuova puoi trovarti davanti a un muro. Negli ultimi anni i listini sono saliti senza sosta, spinti dall’arrivo dell’elettrico e da una tecnologia quanto mai invasiva. Airbag, sensori, software di bordo: tutto ha reso le macchine più sicure e performanti, ma anche molto più costose. Per una famiglia con reddito medio, l’acquisto diventa talvolta un peso insostenibile.
Prezzi in salita, auto nuove sempre più lontane
Alla fine del 2024 il parco auto italiano contava 41,3 milioni di veicoli (dati ACI), con un’età media di 13 anni, in pratica, due mesi “extra” rispetto al 2023 e in questo scenario colpisce il fatto che le vetture maggiormente datate, quelle classificate Euro 0, 1, 2 e 3, hanno tutte almeno 19 anni e rappresentano ancora il 24% del totale, dunque quasi una macchina su quattro gira sulle nostre strade è inquinante, poco efficiente e spesso insicura. La permanenza su veicoli obsoleti è quasi sempre frutto di necessità economica, aggravata da una doppia frizione sui giovani, da un lato con ridotto potere d’acquisto, tale da rendere proibitivo l’acquisto di modelli nuovi pure con finanziamenti, dall’altro meno interessati alla patente, disincentivati da costi elevati, da un cambiamento delle priorità e da un contesto urbano premiante la mobilità condivisa o i mezzi pubblici.
Alternative in crescita
A sua volta, il mercato conferma le difficoltà del comparto. Luglio 2025 ha segnato un calo del 5,1% rispetto a giugno e una flessione complessiva del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre crescono le soluzioni alternative alla proprietà classica, fra cui il noleggio a lungo termine, reduce da un incremento dell’8,9% nel settimo mese dell’anno e da un +10,8% nel cumulato annuo. A confermare il quadro, un’indagine di mUp Research, secondo cui il 65,5% degli italiani considera il prezzo l’elemento determinante nella scelta di una vettura.
Quando l’acquisto diventa proibitivo, il finanziamento tradizionale consente di dilazionare l’acquisto con anticipo e rate mensili, invece il leasing prevede un canone fisso senza trasferimento immediato della proprietà, ma con possibilità di riscatto finale. Ancora più radicale è il noleggio a lungo termine, che elimina del tutto la proprietà: si paga una cifra mensile fissa comprensiva di RCA, Kasko, furto e incendio, manutenzione ordinaria e straordinaria, bollo, soccorso stradale e gestione sinistri. L’unico vincolo reale è il chilometraggio. La formula piace perché riduce i rischi, offre veicoli nuovi ogni due o tre anni, e consente di cambiare modello con facilità, trasformando l’auto in un servizio anziché un bene da possedere.
Comprare un’auto nuova oggi ha smesso di essere un passaggio naturale, ma un traguardo per pochi e la Dacia Sandero rimane una delle poche eccezioni con prezzi di listino in grado di mantenersi sotto la soglia dei 20.000 euro. Il nodo, però, non è soltanto economico, perché sta cambiando anche il modo in cui gli italiani guardano alla macchina: se un tempo il possesso era un segno di status, oggi prevale una visione più pragmatica. L’età media dei veicoli continua insomma a salire e, mentre le priorità delle famiglie si spostano su altre voci di spesa, avanzano formule diverse, dal noleggio al leasing, che scardinano l’idea tradizionale di proprietà.