Bando “Swim and go”, arrivano le critiche: “Data di pagamento esclude molte famiglie”

  • Postato il 26 settembre 2025
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Inaugurazione della piscina Mameli di Voltri dopo i lavori di riqualificazione

Genova. Il recente bando regionale “Swim and go”, finalizzato a rimborsare parte degli abbonamenti per i corsi di nuoto dei minori, è oggetto in queste ore di critiche da parte di numerosi genitori in Liguria a causa di un requisito temporale che ne limiterebbe l’accesso. La preoccupazione è stata espressa in una serie di mail “aperte” inviate all’assessore Ferro, in cui si segnala quello che viene chiamato un “problema molto grave” nel testo pubblicato.

Il punto sollevato dalle famiglie riguarda la data limite per l’effettuazione del pagamento dell’abbonamento. Il bando stabilisce che per ricevere il contributo, il pagamento deve essere stato effettuato dopo il 18 agosto 2025. Ma, come evidenziato nella lettera, questa tempistica non riflette le prassi consolidate delle famiglie e delle piscine locali. “La maggior parte delle famiglie, per esigenze di programmazione, ma anche per questioni meramente economiche (visto che quasi tutte le piscine offrono sconti e promozioni per chi sottoscrive l’abbonamento entro luglio), ha pagato la retta dei corsi di nuoto 2025-2026 molto prima di quella data”, si legge nella missiva arrivata oggi anche alle redazioni dei giornali.

La necessità di iscriversi in anticipo è spesso dettata dalla disponibilità dei posti: “Chi non prenota subito, rischia di non poter scegliere giorno e ora delle lezioni o peggio finisce per non trovare posto. Quindi le pre-iscrizioni sono la norma, come sanno tutte le famiglie”. La richiesta di aver pagato dopo il 18 agosto è considerata quindi, inadatta, e la clausola “penalizza fortemente la maggior parte delle famiglie liguri e dimostra una totale mancanza di conoscenza delle esigenze degli impianti natatori della nostra regione.. Non si capisce davvero quale differenza faccia aver pagato, un mese prima o un mese dopo, un intero anno di lezioni, che per tutti quanti parte, comunque, nel mese di settembre”.

Di fronte a questa situazione, le famiglie esprimono la frustrazione dei genitori che, “facendo tanti sacrifici ci troviamo anche a dover subire questa beffa, del tutto ingiustificata,” e avanzano una richiesta specifica alla Regione: “confidiamo che possiate modificare il bando in corso o predisporne un altro, che possa venire realmente incontro alle esigenze della maggior parte delle famiglie liguri. Tutto questo affinché il bonus possa essere davvero di aiuto alle famiglie e non la solita propaganda politica.”

 

Autore
Genova24

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