“Basta con le case ‘maledette’, non vogliono ereditare sfortune”: William e Kate si trasferiscono, ecco perché hanno rifiutato Fort Belvedere e Royal Lodge
- Postato il 19 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Questa volta sarà per sempre. William e Kate hanno trovato la nuova casa dove trasferirsi e restare, in futuro, con la benedizione di re Carlo III. Diversamente da quanto precedentemente immaginato, non si tratta del Fort Belvedere, un lodge che era appartenuto al re breve, Edoardo VIII, che lo aveva condiviso con Wallis Simpson; bensì di un’altra dimora, di otto stanze, che si trova sempre nelle pertinenze di Windsor Great Park. Il Forest Lodge sarà il luogo da cui ripartire mettendosi alle spalle gli anni bui della malattia di Kate e delle preoccupazioni per la sua salute. La famiglia dei principi del Galles vuole aria nuova e soprattutto ha bisogno di una sistemazione che, a questo punto, sia più adatta alle loro nuove esigenze. Il principe George è cresciuto, così come i suoi fratelli Charlotte e Louis e l’Adelaide Cottage, dove hanno vissuto dopo aver lasciato Kensington Palace, è diventato troppo stretto per il futuro re.
Diversamente dal luogo inizialmente individuato, il Forest Lodge è grande ma non “sontuoso”, è dotato ugualmente di comfort e delle infrastrutture che la famiglia cercava per accontentare le richieste dei piccoli di casa. I campi da tennis per Charlotte, particolarmente appassionata di questo sport, come le immagini dagli spalti reali di Wimbledon hanno sempre mostrato; la giusta distanza dalla scuola da lei frequentata insieme al fratello minore, Louis e le dimensioni “più royal” ma non troppo che continuano a soddisfare l’esigenza di William e Kate di non sembrare troppo distanti dai sudditi dando di sé una immagine di “normalità”.
Questa sarebbe infatti la ragione per la quale sarebbero state scartate le altre ipotesi circolate nei mesi scorsi: dal Fort Belvedere, troppo lussuoso e legato ad inquilini poco “fortunati” della storia della corona ed il Royal Lodge attualmente occupato dal principe Andrea che, nonostante pare non abbia i soldi necessari per la sua manutenzione ed abbia anche ricevuto diverse lettere di sfratto dal fratello, re Carlo III, non ha la minima intenzione di andarsene, neanche per cederlo al futuro sovrano.
In una breve carrellata tra le residenze dei reali britannici, però, questa rimane comunque la più “umile” con le sue otto stanze, la piscina e la grande tenuta circostante. Il Royal Lodge, di stanze ne conta invece 31, mentre la residenza nella quale vive il fratello del re, Edoardo, addirittura 120. I lavori per la ristrutturazione e l’adeguamento della dimora a misura di William e Kate, sarebbero già partiti includendo la sostituzione di porte, finestre e qualche ritocco alle stanze. Tutto a spese dei principi che vorrebbero evitare le polemiche generate nel 2018-19 dalla costosa opera di ristrutturazione voluta da Harry e Meghan per potersi trasferire (per pochissimo) al Frogmore Cottage. All’epoca i due furono costretti a restituire al Sovereign Grant circa 2,4 milioni di sterline per spegnere l’indignazione generata tra i sudditi ed i contribuenti britannici.
Il Forest Lodge, al contrario, sarebbe già stato oggetto di lavori importanti nel 2001, interventi fatti per preservarne le decorazioni sui soffitti ed i dettagli strutturali più pregiati, il tuto ad un costo che secondo alcuni tabloid si sarebbe aggirato intorno a 1,5 milioni di sterline. Quello che faranno, di tasca propria, William e Kate sarà solo qualche rifinitura per “rinfrescare gli ambienti” e così la loro vita futura lì dentro, al prezzo di 2,4 milioni di sterline. La residenza fino ad oggi rappresentava un asset redditizio per le casse della corona che la offriva in affitto a facoltosi inquilini per 15 mila sterline al mese; d’altro canto si tratta pur sempre di una dimora storica che vale 16 milioni e che si trova a pochi passi da Windsor. I principi del Galles, inoltre, potranno sempre disporre delle loro stanze nel castello e, una volta che William sarà incoronato re, tanti altri castelli e magioni di proprietà della corona o di re Carlo III, pioveranno nella loro disponibilità per accontentare ogni esigenza.
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