Beccato a oltre 230 km/h, risponde alla Polizia con una scusa incredibile: salta la patente

  • Postato il 9 luglio 2025
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  • Di Virgilio.it
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Da tempo l’Audi A3, compatta di qualità e con mordente, miete consensi in Italia. Lo confermano anche i dati di vendita del 2025 che la vedono ancora prima nel suo segmento. Eppure, qualcuno ne fa cattivo uso, più precisamente a Orange, in Francia, dove un uomo al volante di una S3 2006-2008 si è visto ritirare patente e auto dopo aver superato i 230 km/h. Il motivo? Doveva testare un turbo fresco di officina…

133 km/h oltre il limite

Il radar ha immortalato l’istante in cui l’ago del tachimetro ha sverniciato la regola dei 130, schizzando a 233 km/h. I gendarmi l’hanno fermato subito e gli hanno chiesto spiegazioni, sentendosi rispondere: “Il mio turbo era nuovo”. L’uomo voleva collaudare i nuovi componenti, come se fosse su un circuito di Le Mans anziché su una strada aperta al pubblico, ma la realtà lo ha riportato subito in carreggiata: patente bruciata sul posto, mezzo sequestrato e multa pesante. E non era mica solo: in macchina con lui viaggiavano dei ‘poveri’ passeggeri costretti a tornare a casa a piedi. Prezzi di listino relativamente accessibili e un carattere da sportiva vera fanno dell’Audi S3 un’icona di fascino e potenza, tuttavia qui qualcuno si è lasciato prendere un po’ troppo la mano.

Scambiare l’asfalto per un circuito da competizione è un ‘vizio’ piuttosto diffuso. Sempre a Orange, la gendarmeria ha fermato 170 km/h sulla D225, dove il limite è di 80. Anche lui si è giustificato con la scusa del “volevo testarla”, manco la curiosità meccanica fosse un lasciapassare per volare basso e pagare dopo. Ha presto capito di sbagliarsi: patente ritirata e macchina sequestrata, fine della corsa. Stessa sorte, più arroganza, per un 23enne fermato a 247 km/h sull’A7 a bordo di una Ferrari: ha pure provato a scappare, suo malgrado la fuga è durata meno di un pieno di super.

Cosa dice la legge

In Francia è meglio darsi una regolata, altrimenti la si paga profumatamente, ma anche in Italia il legislatore adotta il pugno duro, con il nuovo Codice della Strada. Confondere l’asfalto per una pista è un azzardo e nemmeno circolare su un’auto raffinata come l’Audi S3 lo rende terreno di caccia personale. I controlli stradali sono continui, le multe e i sequestri fanno passare in fretta la voglia di sentirsi piloti. Per chi vuole davvero sfruttare i cavalli di un motore esiste un’unica opzione sensata: l’autodromo. Qui il turbo può dare largo sfogo alle sue risorse, senza mettere in pericolo gli altri automobilisti e utenti della strada.

Gli autodromi propongono giornate aperte a chiunque sia tentato a provare fino in fondo le proprie vetture, senza rischiare patenti o vite. La guida sportiva richiede lucidità, regole precise, rispetto per la macchina e per chi sta intorno. Un verbale o un sequestro spengono l’adrenalina più in fretta di quanto ci si aspetti, a prescindere da quale sia il veicolo utilizzato, una sportiva fatta o una ‘banale’ city car. Premere a tavoletta fuori da un circuito porta sempre alle stesse conseguenze: portafoglio alleggerito e chilometri da percorrere mestamente a piedi.

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Virgilio.it

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