Bimbo danneggia un quadro di Mark Rothko da 50 milioni: “Le sue opere hanno una sfortuna terribile”
- Postato il 29 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Un attimo di distrazione, un gesto involontario, e un capolavoro dell’espressionismo astratto americano da circa 50 milioni di euro riporta dei danni. È accaduto alcuni giorni fa al Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, nei Paesi Bassi, dove un bambino ha accidentalmente danneggiato un importante dipinto di Mark Rothko. L’opera in questione è “Grigio, arancione su marrone, n.8“, un olio su tela di grandi dimensioni tipico dello stile maturo dell’artista americano (1903-1970). Il dipinto era esposto in un’area particolare del complesso museale: un deposito accessibile al pubblico, adiacente al museo principale, allestito per mostrare una selezione di opere della collezione della galleria.
Secondo quanto dichiarato da un portavoce del museo all’agenzia di stampa olandese Algemeen Dagblad (AD), il danno si è verificato in un “momento di disattenzione”. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sulla dinamica esatta, ma l’esito è visibile sulla tela: “Piccoli graffi sono visibili sullo strato di pittura non verniciata nella parte inferiore del dipinto”, ha precisato il portavoce alla Bbc. Il museo si è immediatamente attivato: “Sono stati consultati esperti in conservazione nei Paesi Bassi e all’estero. Stiamo attualmente valutando i prossimi passi per il trattamento del dipinto”, ha aggiunto il portavoce. Nonostante la delicatezza dell’opera e la complessità dei materiali usati da Rothko, c’è cauto ottimismo sulla possibilità di recupero: “Prevediamo che l’opera potrà essere nuovamente esposta in futuro”.
Tuttavia, restaurare un dipinto di Rothko è notoriamente un’impresa ardua. Lo conferma Jonny Helm, responsabile marketing del prestigioso servizio di restauro d’arte londinese Plowden & Smith: “Restaurare un dipinto di Rothko è un compito difficile“, spiega, perché “la miscela di pigmenti, resine e colle di Rothko era piuttosto complessa“. L’artista era noto per i suoi strati sottili e non verniciati, che creano effetti cromatici unici ma rendono la superficie estremamente vulnerabile e complessa da trattare in caso di danni.
Helm ricorda anche come le opere di Rothko sembrino perseguitate da una sorta di sfortuna: “Le opere di Rothko sembrano avere una sfortuna terribile – ha aggiunto -. Questo non è il primo Rothko danneggiato di cui sentiamo parlare”. Il riferimento più noto è al caso di “Black on Maroon” (1958), deliberatamente vandalizzato alla Tate Modern di Londra nell’ottobre 2012 da Wlodzimierz Umaniec (poi condannato a due anni). In quell’occasione, il restauro richiese ben 18 mesi di lavoro e costò, secondo l’accusa, circa 235.000 euro. Il danno all’opera conservata a Rotterdam sembra fortunatamente meno grave rispetto a quello della Tate, ma richiederà comunque un intervento estremamente delicato e specialistico.
Foto d’archivio
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