Biscione, cancellata una sezione dell’asilo Montale: “Non ci sono abbastanza insegnanti”
- Postato il 14 maggio 2025
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- Di Genova24
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Genova. I bambini abbondano, ma la scuola d’infanzia perde una sezione perché mancano le maestre. Succede al Biscione, sulle alture di Marassi, dove 13 famiglie che avevano già iscritto i loro figli all’asilo comunale Montale di via Fea dovranno ripiegare su altre soluzioni, spesso scomode dal punto di vista logistico, perché il personale è insufficiente a garantire lo stesso servizio degli ultimi anni.
Ad essere cancellata sarà la sezione supplementare creata per sostituire l’ex asilo Camoscio, chiuso dal 2020 e da allora in attesa di essere demolito e completamente ricostruito. “Ci hanno spiegato che non ci sono più insegnanti: una si è licenziata e l’altra ha chiesto il trasferimento – denuncia Ilaria Liguori, presidente dell’associazione genitori della scuola Borsi -. In alternativa è stata proposta l’Aurora di via Romagnoli, che è piuttosto lontana. E poi ci sono famiglie che hanno già altri figli iscritti al Montale e fare la spola tra un asilo e l’altro non sarebbe semplice“.
Oltretutto si temono ricadute a cascata sulla scuola primaria Borsi di via Fratelli Cervi: “Tre anni fa – spiega ancora Liguori – c’era stata estrema difficoltà a comporre la classe perché non c’erano abbastanza bambini. Il problema è che, se i genitori scelgono un asilo in un’altra zona, per avere continuità coi compagni di classe iscrivono i bambini alle elementari più vicine”.
Carenze che stanno diventando abituali nella realtà genovese, come rimarcato solo pochi giorni fa dai sindacati, e che non sembrano avere soluzioni immediate a portata di mano. “L’apertura o chiusura delle sezioni viene decisa sulla base del personale disponibile secondo una valutazione complessiva, spesso ci troviamo a dover fare le capriole – risponde l’assessora alla Scuola Francesca Corso -. Ormai l’assetto è definito, anche perché le iscrizioni sono chiuse. Mi sono impegnata comunque a incontrare i genitori dell’asilo Montale e nei prossimi giorni faremo il punto della situazione”.
Per far fronte a scoperture sempre più preoccupanti il Comune ha avviato un piano straordinario di assunzioni a tempo determinato per 24 figure professionali tra insegnanti, educatori e collaboratori nidi. “Purtroppo non si trovano, soprattutto gli insegnanti, perché non ci sono abbastanza persone qualificate – lamenta Corso – e per lo stesso motivo non sono sicura che un nuovo concorso basterà per tappare i buchi. La coperta è corta, è un problema nazionale”.
Intanto anche il presidente del Municipio Angelo Guidi, ora ricandidato per il secondo mandato, assicura il “massimo impegno per risolvere la questione“. E nei prossimi giorni, dopo anni di attesa e disagi per le famiglie, dovrebbe arrivare la volta buona per la partenza definitiva dei lavori all’ex asilo Camoscio. L’obiettivo è demolire gli edifici fatiscenti esistenti e costruire una struttura nuova di zecca che ospiterà asilo nido, scuola dell’infanzia, sezione primavera e spazi esterni, compreso un parcheggio di servizio. A disposizione 6,75 milioni di euro appaltati alla ditta Massucco di Cuneo che dovrebbe consegnare l’opera entro due anni.