Boom di furti d’auto e crollo della garanzia Furto e Incendio: il paradosso italiano
- Postato il 22 agosto 2025
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- Di Virgilio.it
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In Italia c’è un problema che non passa inosservato, che è quello delle auto scomparse nel nulla. Parliamo di una questione che non può essere sottovalutata, basta guardare le cifre: quasi 90.000 furti di vetture registrati nel 2024, con un aumento secco del 31% rispetto al 2021. Un fenomeno che fa scattare un campanello d’allarme in tutte le città italiane, che tornano terreno di caccia del crimine organizzato.
Preoccupa, oltre ai numeri, la concentrazione dei furti, la precisione chirurgica con cui i ladri scelgono le loro vittime. Cinque regioni – Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia – da sole rappresentano oltre il 77% del totale. A Napoli come a Palermo, a Bari come a Roma, si parcheggia guardandosi le spalle, con la consapevolezza che ogni sosta potrebbe essere l’ultima.
L’arma che non usiamo
Contro questa minaccia, un’arma esiste. Si chiama garanzia Furto e Incendio, ed è l’unico scudo economico che può salvare l’automobilista da quello che avrebbe i contorni di un autentico disastro. Come spesso accade in Italia, però, l’arma resta nell’armadio proprio dove servirebbe di più. Secondo l’Osservatorio di Segugio.it, la penetrazione media nazionale della garanzia è del 20,5%, ma nelle Regioni più colpite è drammaticamente più bassa: appena 3,7% in Campania, 4,5% in Puglia, 11,3% in Sicilia.
Un paradosso? Sì, ma con una logica spietata. Dove i furti aumentano, crescono anche i premi assicurativi, rendendo la polizza troppo costosa per la maggior parte degli utenti. In Campania, assicurare l’auto contro furto e incendio può arrivare a costare 431 euro l’anno, contro una media nazionale di 108 euro. Un ostacolo enorme per chi vive con margini di reddito già risicati.
Il costo della paura
A questi numeri va aggiunto il peso dell’Rc Auto, che in Campania viaggia in media sui 740 euro annui. È una somma che racconta più di mille analisi: narra di famiglie che devono scegliere se tutelarsi o risparmiare, di automobilisti che rinunciano alla copertura per non finire schiacciati da un’altra spesa elevata a cui far fronte. E così, accade l’incredibile: nelle zone più rischiose, ci si assicura di meno. Lì dove i furti sono più frequenti, si gira scoperti.
Secondo Emanuele Anzaghi, vicepresidente di Segugio.it, “i prezzi della garanzia Furto e Incendio sono legati alla probabilità che l’auto venga rubata, ma il consumatore valuta il costo assoluto e il proprio reddito. Il risultato? Un sistema che protegge di più chi ne ha meno bisogno”.
Guardando la mappa italiana, la Campania è la capitale indiscussa del furto d’auto, con oltre il 23% dei casi nazionali. Seguono Lazio (17,7%), Sicilia (14,4%), Puglia (11,8%) e Lombardia (10,8%). In queste Regioni, ogni parcheggio può diventare un problema e ogni notte un rischio. Eppure, le polizze restano appannaggio di chi vive in Regioni più sicure, come il Piemonte (24,2%) o la stessa Lombardia (27%), che si difende meglio.
Rubare un’auto oggi è facile. Riaverla, quasi impossibile
Oggi, i ladri non hanno più bisogno di grimaldelli o piede di porco. Bastano scanner, tablet e dispositivi elettronici. La tecnologia, nata per semplificare la vita, viene usata anche per fini poco nobili. Un’auto può sparire in meno di un minuto. E nella maggior parte dei casi, non torna più. Smontata pezzo per pezzo o spedita all’estero, diventa irrecuperabile. Senza assicurazione, il proprietario non solo perde il mezzo, ma rimane con un pugno di aria e un mucchio di rate. È una ferita che non si rimargina con un clic.
In un’Italia dove si discute di mobilità elettrica, incentivi green e guida autonoma, c’è ancora chi combatte per tenersi stretta la propria macchina. I numeri non mentono: la guerra contro i furti d’auto è tutt’altro che finita.