Borghi e sentieri da esplorare, il Parco Nazionale più bello d’Italia è la meta perfetta di fine ottobre
- Postato il 23 ottobre 2025
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- Di Blitz
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Un Parco Nazionale in Italia si conferma come una delle mete più affascinanti per gli amanti della natura, della montagna.
Situato al confine tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, è il più antico parco nazionale italiano, fondato nel 1922, e si estende su circa 710 km² attorno al massiccio del Gran Paradiso, l’unico oltre i 4.000 metri interamente in territorio nazionale. Oggi il parco rappresenta un patrimonio naturalistico di prim’ordine, ma anche un crocevia di borghi storici e tradizioni secolari da scoprire.
Il territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso comprende le valli di Cogne, Valsavarenche, Rhêmes, Valgrisenche e alcune zone della Valle Orco e della Valle Soana, offrendo un paesaggio di straordinaria varietà che va dalle vette innevate alle radure incontaminate, passando per boschi, ruscelli e villaggi ricchi di fascino. Questi luoghi hanno da sempre attratto visitatori e appassionati di escursionismo, ma anche gli antichi sovrani italiani, che qui venivano a cacciare stambecchi e camosci, simboli emblematici del parco.
Tra i villaggi più suggestivi spiccano Aymavilles e Cogne, facilmente raggiungibili da Aosta. Aymavilles, adagiata tra vigneti, ospita il Castello di Aymavilles, recentemente restaurato, un gioiello medievale trasformato in residenza barocca della famiglia Challant, con un ampio parco che lo circonda. Proprio nella Val di Cogne si trova il Ponte acquedotto romano di Pondel, risalente al III secolo a.C. e tuttora visitabile: un esempio straordinario di ingegneria romana scavata nella roccia, che un tempo serviva alle cave di marmo di Aymavilles.
Il paese di Cogne è un punto di riferimento per escursionisti e famiglie, noto per la sua natura rigogliosa e per i simboli storici come la chiesa parrocchiale di Sant’Orso, la Maison des Pitz, dove si tramanda l’arte del pizzo a tombolo, e le cascate di Lillaz, tra le più spettacolari della regione.
I borghi storici e le vallate del Gran Paradiso
Il borgo di Introd, situato a ridosso della Valsavarenche e della Val di Rhêmes, è conosciuto anche per aver ospitato Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI durante le vacanze estive. Il suo castello, risalente al XIII secolo e visitabile solo in estate, offre un panorama impareggiabile dalle sue torri, che abbraccia le vette circostanti e il Monte Bianco. Nel parco del castello si conserva un antico granaio con una serratura decorata da una raffigurazione di castello, mentre la cascina Ola rappresenta uno degli esempi più significativi di architettura rurale valdostana.
La Valsavarenche è il cuore naturale del parco, base privilegiata per l’ascesa al Gran Paradiso (4061 m) e alla Grivola (3969 m). Qui si trova uno dei centri visitatori del parco, dedicato alla conoscenza della fauna locale, in particolare dei predatori. Da Pont, l’ultima località raggiungibile in auto, si può intraprendere il suggestivo percorso a piedi verso il Colle del Nivolet, che collega la Valsavarenche con Ceresole Reale in Piemonte.
La vicina Val di Rhêmes, che ospita i paesi di Rhêmes-Saint-Georges e Rhêmes-Notre-Dame, è un’oasi di pace e natura incontaminata, con escursioni spettacolari come il Prato delle Marmotte e i Laghi di Djouan. Qui si trova un altro centro visitatori dedicato al gipeto, rapace simbolo della conservazione ambientale del parco.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso offre oltre 500 km di sentieri percorribili sia in estate che in inverno, con percorsi adatti a ogni livello di preparazione. Tra i trekking più noti vi sono il Giroparco Gran Paradiso, lungo 96 km con 8 tappe e un dislivello complessivo di quasi 7.000 metri, l’Alta Via Canavesana, di 163 km, e il trekking dello stambecco, che si snoda in 6 tappe per circa 40 km.
Gli amanti della mountain bike possono scegliere tra percorsi asfaltati e sterrati, come il Girolungo con girolago nella Valle Orco o l’Anello del lago di Ceresole; molte sono le possibilità anche per le e-bike, utili per esplorare le vallate senza affaticarsi troppo. Per chi preferisce gli sport più adrenalinici, il parco offre numerose aree di arrampicata su roccia e ghiaccio, soprattutto nella Valle Orco e nella Valle Soana, con regole rigorose per la tutela dell’ambiente e della fauna.
Durante l’inverno, il Gran Paradiso si trasforma in un paradiso per le ciaspolate, con itinerari ben segnalati e sicuri in tutte le valli, come “Il grande silenzio” in Valle Orco o “Un luogo… da Re” in Valsavarenche. Anche lo sci alpino e lo sci di fondo trovano ampio spazio, con località quali Cogne, Chanavey, Valgrisenche e Ceresole Reale, dotate di piste di diverse difficoltà e impianti di risalita.
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