Bruno Vespa scambia Alcaraz con... Alvarez. Poi attacca Sinner: "Perché un italiano dovrebbe tifare per lui?"

  • Postato il 22 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Ormai è una gara a chi la spara più grossa: perché tutti si esprimono sul caso Sinner e nessuno rinuncia alla tentazione di commentare la decisione di non rispondere alla convocazione di Filippo Volandri per le finali di Davis in programma il mese prossimo a Bologna. Anche un volto storico del giornalismo italiano come Bruno Vespa non se l’è sentita di starsene fuori dall’agone più dibattuto di questo primo scorcio di settimana. Solo che come era facile prevedere, essendo poco avvezzo alla materia, è caduto su una buccia di banana, finendo nel mirino del web.

Lo scambio di cognome: Alcaraz diventa… Alvarez

Vespa ha scelto il proprio account X per esternare tutto il proprio disappunto per la scelta fatta da Sinner. Ma evidentemente preso dalla frenesia di commentare, ha finito per scrivere… male il nome del suo più grande rivale. “Perché un italiano dovrebbe tifare per Sinner? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale. Onore ad Alvarez che gioca la coppa Davis con la sua Spagna”.

Ecco, quell’Alvarez è subito suonato male: parlerà di Julian Alvarez, attaccante argentino dell’Atletico Madrid, reo di non aver risposto alla recente convocazione del CT Scaloni? Non può essere lui, perché Alvarez in nazionale la settimana scorsa c’è andato.

Sarà forse allora Saul Alvarez, meglio noto come Canelo, pugile messicano, recentemente battuto da Terence Crawford nel match che ha riunito tutte le cinture supermedi? Non può essere nemmeno lui, perché nella boxe non esistono le nazionali, non a livello professionistico. E allora chi sarà mai questo Alvarez di cui parla Vespa?

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Anche David Ferrer stupito: chi sarebbe l’Alvarez di Davis?

L’errore risulta evidente, anche perché il noto giornalista spiega come questo Alvarez “gioca la coppa Davis con la Spagna”. Solo che David Ferrer, capitano della selezione iberica, non sapeva di avere tra le mani un Alvarez: sapeva di avere Davidovich-Fokina, che un po’ a sorpresa (e non senza polemiche) ha lasciato a casa per far posto a Jaume Munar, oltre alla coppia di doppio composta da Marcel Granollers e Pedro Martinez (che poi, alla bisogna, anche Alcaraz può dare una mano in doppio), ma di tale Alvarez giura di non aver trovato alcun rimando nella sua agendina degli appunti.

A meno che Vespa non stessa parlando di Nicolas Alvarez Varona, numero 326 del ranking ATP, best ranking alla 219 tre anni fa esatti, attualmente infortunati dopo essersi ritirato un mese fa a Sabadell (torneo ITF M25) in semifinale contro Lorenzo Giustino.

O magari di Alejandro Turriziani Alvarez, numero 804 del mondo, reduce dal successo nell’ITF M15 di Pontevedra in finale sul portoghese Torres. Ferrer s’è guardato intorno, ma non ha capito cosa volesse intendere il padrone di casa di “Porta a Porta”. Che una volta capito l’errore, se possibile, ha messo una toppa peggiore del danno.

L’accusa contro Sinner: “Rinuncia per una settimana di vacanza”

Perché anziché cancellare il post dove scambiava platealmente Alcaraz con tale Alvarez ha pensato bene di scriverne un altro, simile nella prima parte, rincarando persino la dose contro il “povero” Sinner. “Perché un italiano dovrebbe tifare Sinner? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua), risiede a Montecarlo, non gioca per la nazionale in Coppa Davis per prendersi una settimana di vacanza in più. Onore ad Alcaraz che scende in campo per la sua Spagna”.

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Qui il nome dello spagnolo è giusto, ma stridono un paio di concetti: al netto dell’accusa di considerare Sinner non italiano per via della conoscenza di un’altra lingua e della residenza all’estero (cosa che fanno la stragrande maggioranza dei tennisti: anche Fognini aveva accusato Jannik e Berrettini di aver portato i suoi soldi a Montecarlo), Vespa sottolinea come la rinuncia sia sacrificata sull’altare di una settimana in più di vacanza.

Cosa peraltro mai detta da Sinner, che ha parlato di una settimana di lavoro in più per prepararsi meglio agli appuntamenti dell’estate australiana. Ma ormai è un tiro al piccione (si ricorderanno, in passato, le polemiche su Sinner da parte di Corrado Augias che lo definì “italiano riluttante”, dove tutti si sentono in dovere di dire la loro. Anche quando sbagliano cognome, denotando una conoscenza assai approssimativa della materia.

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Virgilio.it

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