Cammino Francese: dalla Francia a Santiago, attraverso i Pirenei
- Postato il 30 luglio 2025
- Cammini
- Di SiViaggia.it
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Celebrato già nel Codex Calixtinus del 1135, il Cammino Francese è molto più di un semplice cammino: è un corridoio di storia, fede, incontri autentici e scenari capaci di rigenerare l’anima. Nel 1993 l’UNESCO lo ha inserito tra i Patrimoni dell’Umanità per il suo valore culturale, e non per caso: su questi sentieri il pellegrino attraversa panorami che spaziano dai boschi pirenaici alle pianure infinite delle mesetas, dai borghi antichi con le cattedrali arabeggianti fino alla nebbia atlantica della Galizia, per poi raggiungere Santiago.
Oltre alla bellezza paesaggistica e architettonica, il Cammino Francese trova la sua cifra nella semplicità rituale del passo quotidiano, che diventa un modo per meditare e riconnettersi con la propria interiorità. Non serve essere atleti: ci vogliono curiosità, voglia di meravigliarsi, cuore… e un paio di scarpe comode.
Dove si trova ed etimologia del cammino
Il Cammino Francese – o Camino Francés – la via più tradizionale e storica di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela, prende questo nome perché il percorso parte dalla cittadina di Saint-Jean-Pied-de-Port, in Francia.
Questo itinerario veniva attraversato dai pellegrini provenienti da tutta Europa che entravano in Spagna attraverso i Pirenei, dunque “francese” si riferisce alla sua origine geografica e al fatto che fosse la via principale percorsa dai pellegrini francesi.
Partire da Saint-Jean-Pied-De-Port significa organizzare volo e trasferimento via treno o autobus da Pamplona o Bayonne. Dall’Italia spesso si prenota un volo per Bilbao o Madrid, per poi utilizzare treni verso le regioni basche, oppure si può proseguire con tratte low-cost fino a Bordeaux e poi su autobus locali verso i Pirenei. In alternativa, si può partire da Roncesvalles prenotando un taxi da Pamplona. Possibili anche le partenze da Burgos, León, Astorga o Sarria: ottimi punti di partenza per chi dispone di meno tempo o preferisce percorrere meno tappe, iniziando a metà percorso.
Lunghezza e difficoltà: le 32 tappe
Il Cammino Francese è lungo circa 780-790 km, a seconda delle varianti e delle deviazioni scelte. La durata media consigliata per percorrerlo è di circa 30-35 giorni, camminando in media 20-25 km al giorno. Le tappe possono essere adattate in base alla preparazione fisica e al ritmo personale, ma in generale un mese è un tempo giusto per godersi il percorso senza troppo affanno.
- Tappa 1 – Da Saint-Jean-Pied-de-Port a Roncisvalle (25 km, circa 7-8 ore): attraversamento dei Pirenei con salite impegnative e paesaggi spettacolari.
- Tappa 2 – Da Roncisvalle a Zubiri (24 km, circa 5-6 ore): discesa verso la Navarra tra boschi e fiumi.
- Tappa 3 – Da Zubiri a Pamplona (20 km, circa 4-5 ore): arrivo nella città storica, passando per piccoli villaggi.
- Tappa 4 – Da Pamplona a Puente la Reina (24 km, circa 5-6 ore): attraversamento di campi e piccoli borghi, arrivo sul famoso ponte medievale.
- Tappa 5 – Da Puente la Reina a Estella (22 km, circa 5-6 ore): percorso vario tra paesaggi rurali e centri storici.
- Tappa 6 – Da Estella a Los Arcos (22 km, circa 5-6 ore): cammino semi-pianeggiante tra basse colline e vigneti.
- Tappa 7 – Da Los Arcos a Logroño (28 km, circa 6-7 ore): attraversamento della Rioja, famosa per i suoi vini.
- Tappa 8 – Da Logroño a Nájera (30 km, circa 7-8 ore): paesaggi aperti e antichi monasteri.
- Tappa 9 – Da Nájera a Santo Domingo de la Calzada (22 km, circa 5-6 ore): splendido l’arrivo in un piccolo borgo medievale ricco di storia.
- Tappa 10 – Da Santo Domingo de la Calzada a Belorado (23 km, circa 5-6 ore): tra sentieri rurali e boschi.
- Tappa 11 – Da Belorado a San Juan de Ortega (24 km, circa 5-6 ore): cammino facile e “riposante” tra valli e colline.
- Tappa 12 – Da San Juan de Ortega a Burgos (26 km, circa 6-7 ore): vi stupirete all’arrivo nella storica città di Burgos con la sua bella cattedrale.
- Tappa 13 – Da Burgos a Hontanas (31 km, circa 7-8 ore): tappa lunga attraverso campagne e sentieri isolati, attenzione durante la bella stagione perché in molti tratti si è a picco sotto il sole.
- Tappa 14 – Da Hontanas a Castrojeriz (20 km, circa 4-5 ore): tra villaggi medievali e paesaggi ampi.
- Tappa 15 – Da Castrojeriz a Frómista (24 km, circa 5-6 ore): ovunque si volge lo sguardo, campi di grano a perdita d’occhio e tracce di storia templare.
- Tappa 16 – Da Frómista a Carrión de los Condes (20 km, circa 4-5 ore): percorso pianeggiante tra villaggi.
- Tappa 17 – Da Carrión de los Condes a Terradillos de los Templarios (26 km, circa 6-7 ore): zona isolata, tra campi agricoli e piccoli borghi senza grandi servizi.
- Tappa 18 – Da Terradillos de los Templarios a León (40 km, circa 9-10 ore): tappa lunga verso la città storica di León (spesso divisa in due).
- Tappa 19 – Da León a Hospital de Órbigo (32 km, circa 7-8 ore): paesaggi collinari e villaggi medievali.
- Tappa 20 – Da Hospital de Órbigo a Astorga (18 km, circa 4-5 ore): città ricca di arte e storia.
- Tappa 21 – Da Astorga a Rabanal del Camino (21 km, circa 5-6 ore): bellissimo paesaggio rurale che arriva in questo borgo dove pare che il tempo si sia fermato.
- Tappa 22 – Da Rabanal del Camino a Ponferrada (32 km, circa 7-8 ore): discesa tra boschi e la città dei templari.
- Tappa 23 – Da Ponferrada a Villafranca del Bierzo (23 km, circa 5-6 ore): dalla città storica di Ponferrada si parte per passare il confine tra la regione del Léon e la Galizia.
- Tappa 24 – Da Villafranca del Bierzo a O Cebreiro (29 km, circa 7-8 ore): tappa impegnativa, sia per la lunghezza sia per il tratto finale, con diversi chilometri in netta salita.
- Tappa 25 – Da O Cebreiro a Triacastela (21 km, circa 5-6 ore): discesa tra boschi e piccoli villaggi.
- Tappa 26 – Da Triacastela a Sarria (19 km, circa 4-5 ore): tappa semplice, tra splendidi paesaggi rurali e borghi galiziani.
- Tappa 27 – Da Sarria a Portomarín (22 km, circa 5-6 ore): attraversamento di ponti medievali e colline galiziane. Sarria è celebre tra i pellegrini come punto di partenza perché da qui si contano i 100 km a Santiago, quelli minimi necessari per richiedere la Compostela.
- Tappa 28 – Da Portomarín a Palas de Rei (25 km, circa 5-6 ore): paesaggi rurali tra boschi e campi.
- Tappa 29 – Da Palas de Rei a Melide (15 km, circa 3-4 ore): tappa semplice, in cammino tra sentieri rurali e paesaggi verdi, fino al bellissimo centro storico di Melide.
- Tappa 30 – Da Melide ad Arzúa (14 km, circa 3-4 ore): altra sezione breve e piacevole, tra piccoli borghi galiziani dove assaggiare il celebre “pulpo a la gallega”.
- Tappa 31 – Da Arzúa a O Pedrouzo (20 km, circa 4-5 ore): percorso panoramico tra boschi e piccoli villaggi… ci avviciniamo alla meta finale!
- Tappa 32 – Da O Pedrouzo a Santiago de Compostela (20 km, circa 4-5 ore): dopo una marcia semplice su tranquille strade forestali e boschi di eucalipto, si arriva alla famosa Praza do Obradoiro, in centro a Santiago.
Come prepararsi al cammino
Camminare circa 800 km in 31 giorni significa coprire una media di 25 km al giorno, con punte oltre i 30 km nelle tappe pirenaiche e galiziane. Una buona preparazione prevede almeno due mesi di uscite progressive fino a 25‑30 km, risalendo salite simili a quelle che si incontreranno lungo il cammino. Importante: allenare anche i polpacci, perché le discese ripide e le mesetas richiedono muscoli preparati e caviglie stabili.
La gestione dello zaino è cruciale: punta a un peso inferiore al 10% del tuo peso corporeo, altrimenti schiena, spalle e piedi ne risentiranno. L’allenamento deve essere anche mentale, però. Affrontare con consapevolezza quei 25‑30 km quotidiani porta anche benefici mentali: il cammino diventa meditazione a passo lento, con il tempo di riflettere sui pensieri più genuini. Non è un percorso estremo, ma tratte lunghe e variazioni climatiche richiedono una mente lucida e un certo spirito di adattamento.
Info logistiche: segnaletica, alloggi e credenziale
Uno dei punti di forza del Cammino Francese è la segnaletica impeccabile: le celebri frecce gialle e le conchiglie su pali e muretti facilitano l’orientamento anche quando il camminatore è stanco o la nebbia cala.
Quanto all’alloggio, il cammino offre una rete estesa di albergues pubblici, privati e donativi, in media ogni 5 km. È sufficiente consultare i siti per verificare le aperture stagionali e le norme di ingresso. Se preferisci la tranquillità, prenota alcune tappe chiave in anticipo (come Saint‑Jean, Burgos, León, O Cebreiro e Santiago).
La credenziale è un vero passaporto del pellegrino: è necessaria per accedere agli albergues e richiedere la Compostela alla fine. Puoi ottenerla prima della partenza, in una parrocchia italiana affiliata alla Confraternita di Santiago, oppure direttamente allo start, a Saint‑Jean‑Pied‑de‑Port o Roncesvalles. Attenzione: la Compostela viene rilasciata solo con almeno 100 km percorsi a piedi in Spagna, con timbri datati e leggibili.
Quando partire
Il clima varia notevolmente lungo il percorso: nei Pirenei l’inverno può portare neve, tra giugno e settembre le mesetas diventano roventi, mentre in Galizia il tempo si fa spesso capriccioso e piovoso in primavera… La stagione migliore? Tra maggio e inizio giugno oppure tra settembre e ottobre, per evitare sia il caldo torrido sia l’affollamento estivo. Il periodo è perfettamente centrato per godere della campagna che fiorisce, senza rinunciare a giornate miti e all’ospitalità attiva lungo il percorso. Durante l’inverno, invece, diversi albergues sono chiusi: meglio programmare con attenzione.
Difficoltà ed equipaggiamento
La difficoltà maggiore è rappresentata dalla salita impegnativa nella prima tappa attraverso i Pirenei, ma il cammino presenta anche tratti con saliscendi e terreni misti che possono diventare fangosi in caso di pioggia, specialmente nella regione della Galizia. È quindi importante essere preparati con un equipaggiamento adeguato, come scarpe da trekking comode e già rodate, un impermeabile leggero e bastoncini per sostenere le ginocchia nelle salite e discese (quelli pieghevoli sono molto pratici).
Riempi lo zaino con vestiti leggeri, un sacco a pelo compatto, kit di pronto soccorso, borraccia o camelbag e un poncho impermeabile. Uno spuntino energetico per le pause è fondamentale, quindi fai scorta di barrette e frutta secca: una corretta scorta d’acqua e snack energetici sono d’obbligo per affrontare le tappe più isolate che non consentono soste in ristori e punti acqua.
Perché percorrerlo
Il Cammino Francese è una vera opera d’arte, fatta di pietre romane, cattedrali mudéjar, mesetas sterminate e foreste galiziane: si attraversano storie antiche e moderne, si assapora la cucina di queste splendide regioni spagnole, si incontrano volti diversi e compagni di strada del tutto inaspettati.
Non è solo un percorso fisico, ma una narrazione personale scritta a passi lenti e riflessioni quotidiane. Anzi, un ottimo consiglio è quello di portare con sé un taccuino e annotare ogni giorno pensieri e riflessioni emersi durante la marcia.
Naturalmente servono tempo, preparazione e un cuore pronto a mettersi in gioco. Ma se hai la voglia di camminare, il Cammino Francese può diventare una pagina memorabile della tua vita.