Cancellati aumenti Imu, piccoli proprietari: “Atto dovuto, ma resta precedente grave che mina la stabilità del mercato.”

  • Postato il 25 novembre 2025
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valentina pierobon asppi

Genova. Dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale di Genova di rivedere e cancellare l’aumento dell’aliquota IMU per le abitazioni in locazione a canone concordato, torna il dibattito sullo sviluppo delle politiche sulla casa. Sul tema interviene A.S.P.P.I., Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari, che accoglie la riduzione dell’aliquota IMU come un “risultato significativo” ma mette in guardia sul “precedente pericoloso che mina la stabilità del mercato“.

“L’aumento precedente era un intervento ingiustificato e dannoso – commenta Valentina Pierobon, Vicepresidente Nazionale di A.S.P.P.I. – La scelta di tornare indietro non può essere letta come una concessione, ma come un atto dovuto. Non è una vittoria, ma la dimostrazione che le nostre richieste erano corrette, motivate e necessarie. Il fatto che la Sindaca Salis abbia ritirato l’aumento prima ancora della scadenza del 16 dicembre, dunque senza incassare un solo euro delle maggiorazioni deliberate, evidenzia con chiarezza che il percorso di mobilitazione avviato a luglio aveva basi solide ed era pienamente legittimo“.

Ma non c’è spazio per entusiasmi: “L’aumento delle aliquote IMU per compensare difficoltà di bilancio ha rappresentato un grave segnale politico – sottolinea Pierobon – ancora una volta, di fronte a problemi finanziari, si è scelto di colpire il patrimonio immobiliare dei cittadini, trattandolo come un bancomat da cui attingere in assenza di altre soluzioni. Questa oscillazione improvvisa nella fiscalità locale ha creato un precedente pericoloso, che mina la stabilità del mercato della locazione calmierata, allontana i proprietari dal mettere a disposizione i propri immobili e compromette la fiducia necessaria per garantire un’offerta abitativa adeguata alla città”.

Il mercato degli affitti richiede coerenza, prevedibilità e responsabilità istituzionale, non misure che cambiano direzione in base alle contingenze finanziarie – aggiunge la Presidente Provinciale di A.S.P.P.I. – come sindacato dei piccoli proprietari immobiliari continueremo a vigilare affinché questo precedente non si ripeta e affinché il patrimonio immobiliare non venga più utilizzato come fonte di compensazione per le difficoltà finanziarie dei Comuni, né come scorciatoia per mascherare l’incapacità amministrativa di reperire risorse attraverso una gestione efficiente e responsabile della spesa pubblica. La casa non è un fondo emergenziale a cui attingere, ma un pilastro della stabilità sociale ed economica di Genova“.

Autore
Genova24

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