Cane rapito nel Napoletano: 16enne accusato di tentata estorsione

  • Postato il 29 luglio 2025
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Cane rapito nel Napoletano: 16enne accusato di tentata estorsione

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Cane rapito nel Napoletano. I Carabinieri hanno predisposto un appostamento, organizzando un incontro trappola con i presunti sequestratori del cane. 16enne accusato di tentata estorsione.


VARCATURO (GIUGLIANO IN CAMPANIA, NAPOLI) – Un tentativo di estorsione che ha per protagonista un cucciolo di maltese, una richiesta telefonica in pieno stile criminale e un’operazione lampo dei Carabinieri: è questa la cronaca surreale ma reale di quanto accaduto nelle scorse ore (29 luglio) nella frazione di Varcaturo, nel comune di Giugliano in Campania (Napoli).

Cane rapito nel Napoletano

«Se vuoi rivedere il cane, prepara 450 euro». La richiesta, fredda e diretta, è giunta al telefono di una donna a cui era stato affidato per qualche giorno Cindy, un piccolo cane dal pelo riccio, appartenente a un’amica momentaneamente impossibilitata a occuparsene. Il cucciolo si trovava nel giardino dell’abitazione, ma nel pomeriggio di ieri è sparito senza lasciare traccia — per poi “ricomparire” sotto forma di minaccia estorsiva. La donna, turbata dalla richiesta e sospettando un rapimento orchestrato, ha prontamente allertato i Carabinieri della stazione locale componendo il 112. I militari hanno raccolto il racconto e predisposto un appostamento, organizzando un incontro trappola con i presunti sequestratori del cane.

Reato di tentata estorsione

Il blitz è scattato pochi istanti dopo l’arrivo del giovane. A finire in manette un ragazzo di 16 anni, incensurato e residente nella zona. È stato condotto nel centro di prima accoglienza dei Colli Aminei e dovrà rispondere del reato di tentata estorsione. Ma la vicenda ha contorni ancora più inquietanti: i Carabinieri hanno identificato anche il padre del minore, ritenuto complice nella messa in scena del sequestro. È stato denunciato a piede libero per lo stesso reato. Il lieto fine, almeno per Cindy, è arrivato poco dopo: il cagnolino è stato restituito sano e salvo alla sua custode, giusto in tempo per la cena.

Un episodio che, pur nella sua apparente leggerezza, accende i riflettori su una nuova forma di microcriminalità: quella che sfrutta l’affetto e i legami familiari – anche quelli con gli animali – per ricattare e intimidire. E questa volta, è toccato a un innocuo cane da compagnia diventare merce di scambio.

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