Capo dello Shin Bet accusa Netanyahu: “Rifiutati di insabbiare le indagini sul suo conto, per questo vuole licenziarmi”
- Postato il 22 aprile 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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È ormai guerra aperta tra il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e il capo del servizio segreto interno israeliano Shin Bet, Ronen Bar. Dopo il tentativo di licenziamento del capo degli 007 dello Stato ebraico, sospeso dalla Corte Suprema e ritirato dallo stesso premier a 24 ore dalla decisione, l’agente segreto ha rivelato le pressioni subite dal capo del governo di Tel Aviv che sarebbero dietro, dopo il suo rifiuto, alla decisione di sollevarlo dall’incarico. Parole, quelle di Bar, che hanno provocato la reazione del capo dell’opposizione, Yair Lapid, che ha chiesto l’apertura di un’indagine nei confronti di Netanyahu.
L’ultimo scandalo a travolgere il primo ministro ha origine dalle dichiarazioni rilasciate proprio dal capo dello Shin Bet di fronte all’Alta Corte di giustizia di Israele che sta analizzando il ricorso contro il suo licenziamento. Bar sostiene che il suo allontanamento non sia legato a motivi professionali, ma perché il premier Netanyahu pretendeva da lui una lealtà personale e non alla Corte Suprema. Una richiesta avanzata in maniera esplicita, sostiene il capo dell’agenzia che poi ha elencato una serie di episodi che considera esemplificativi dell’atteggiamento di Netanyahu nei suoi confronti. Il premier, sostiene, ha manifestato contrarietà dopo l’autorizzazione a indagare sul caso dei documenti riservati suo ufficio, oppure dopo il rifiuto di giustificare l’assenza di Netanyahu in tribunale per motivi di sicurezza, e anche per la posizione secondo cui la leadership politica ha responsabilità nell’attacco del 7 ottobre, oltra al sostegno a una commissione d’inchiesta statale sull’evento e l’autorizzazione a indagare sullo scandalo Qatargate.
Dopo la deposizione è arrivata la replica dall’ufficio di Netanyahu che ha definito la dichiarazione di Bar “un’affermazione falsa” e ha annunciato che “verrà smentita nei dettagli prossimamente”. Il suo team ha specificato che “involontariamente, Bar conferma che già nel novembre 2024 era stata annunciata l’intenzione di licenziarlo. Ciò contraddice l’affermazione del Procuratore generale secondo cui il licenziamento di Bar è avvenuto a febbraio a causa dell’apertura dell’indagine sul Qatar. Non c’era lo scopo di impedire l’indagine, anzi, è avvenuto il contrario. Contrariamente a quanto affermato falsamente da Bar, il primo ministro non ha mai chiesto di rinviare il suo processo. Bar ha poi fallito miseramente nel gestire l’incitamento violento contro i vertici politici, tra cui le richieste di assassinio”, mentre “i ministri e il premier non hanno mai richiesto azioni illegali contro i manifestanti”.
Parole però sufficienti a scatenare le opposizioni. Lapid ha infatti chiesto l’apertura di un’indagine nei confronti del primo ministro che avrebbe anche chiesto a Bar di spiare i manifestanti scesi in piazza per protestare contro l’esecutivo. Parlando con il canale israeliano Channel 13, Lapid ha anche ribadito l’allarme di violenza politica se Netanyahu continuerà a incitare all’odio contro Bar. Il politico, che guida il partito centrista Yesh Atid, ha avvertito che “esiste materiale di intelligence sulla possibilità di un assassinio politico, Netanyahu lo sa e può fermarlo”.
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